M1 a Baggio, nuova gara. Piano per rimuovere il pavé

Dopo l'asta deserta il Comune rilancia, senza deposito. Da via Meravigli a Porta Romana, asfalto anti incidenti

M1 a Baggio, nuova gara. Piano per rimuovere il pavé
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La rimozione del pavè è già stata pianificata in una decina di strade tra il 2025 e 2027, tratti di corso di Porta Romana dove i masselli sconnessi diventano trappole per chi si muove in bici o in scooter, in piazza Principessa Clotilde (di fronte al pronto soccorso), in via Medici, Meravigli, De Amicis, Chiossetti, Corridoni e Diotti. In alcuni casi verrà sostituito da asfalto «rosso Milano», più elegante per il centro storico.

Ma l'assessorato alla Mobilità sta approfondendo «su richiesta del sindaco» il tema pavè «per decidere cosa fare a breve», la mappa delle rimozioni potrebbe estendersi. Se ne è parlato ieri su richiesta del consigliere FdI Enrico Marcora durante la Commissione Bilancio e Mobilità, dove si è fatto il punto anche sugli sviluppi della rete metropolitana. Era andata deserta ad agosto la gara per il prolungamento della M1 a Baggio ma sarà rilanciata «entro poche settimane, per aggiudicarla e partire coi lavori nel 2025», previsti 5 anni di cantiere per 3,3 chilometri. La base d'asta fissata a 433 milioni era risultata sottostimata dalle imprese, basata su tariffari non aggiornati e incompatibile con l'aumento dei costi di materiali ed energia negli ultimi anni. Il direttore Infrastrutture del Territorio del Comune Salvatore Barbara spiega che per rendere il bando appetibile «abbiamo stralciato provvisoriamente i lavori per il nuovo deposito».

Per la tranvia Milano-Limbiate la gara è in fase di aggiudicazione, «i lavori partiranno tra primo e terzo trimestre 2025 e 15 km tra i centri abitati sono molto più complicati di una metropolitana». Per la M5 a Monza, il progetto sarà aggiornato entro fine anno. «Questo come il progetto per portare la M4 a Segrate, con cui andremo in conferenza dei servizi decisoria in primavera, scontano l'aumento del 30/40% dei costi dei materiali. Erano totalmente finanziate - ricorda -, per 1,2 milioni M4 che ora ne costa 460 in più e M4 per 420 milioni, cresciuti di 70». L'assessorato «sta spingendo per acquisire fondi integrativi con emendamenti alla Finanziaria e avviare le gare tra 2025 e 2026, diversamente siamo fermi». E a breve sarà consegnato il piano di fattibilità tecnico-economica per la M5 a Settimo Milanese (due fermate) anche se qui gli extracosti mettono fortemente a rischio il progetto. Studio di fattibilità in corso anche per la M3 a Peschiera, con realizzazione di un parcheggio di interscambio, e su M4 si ragiona anche sul prolungamento a sud verso Buccinasco, «recentemente sono state fatte riunioni con Regione che con risorse proprie finanziare un tratto breve».

In salita la metrotranvia del «Vimercatese».

Su Area C, non è ancora stata approvata l'estensione nel weekend quindi nel Bilancio di previsione 2025 gli incassi sono confermati intorno ai 37,8 milioni. Ma la manovra vale intorno ai 10 milioni. Il car sharing «è in difficoltà - afferma l'assessore Arianna Censi -, sono calati i noleggi e aumentato il tempo, stiamo cercando soluzioni con gli operatori».

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