«Macbeth» viaggio infernale in un atto

Lo spazio nudo è un labirinto onirico inscritto in un nero fittissimo. Dopo il successo della prima edizione torna in scena al Teatro Libero, Macbeth, lo spettacolo diretto da Corrado d'Elia che spazia tra crudeltà e terrore e catapulta lo spettatore in un luogo in cui il buio regna sovrano e gli incubi si beffano dell'uomo. Viaggio infernale e terrificante dove le ambizioni e lo spaesamento di una mente sconvolta prendono forma attraverso le parole del grande Bardo, lo spettacolo mette in scena anche la paura che si insinua dentro, divora e uccide. Shakespeare decise di scrivere del Re Macbeth, che si trovò tra padre e figlio (Duncan I e Malcom III), uccise il primo e fu ucciso dal secondo; l'autore accolse la storia/leggenda di Macbeth e la ambientò nella Scozia del XI secolo, scossa da lotte intestine, espandendo i caratteri oppositivi dei luoghi, generando percorsi a incastro tra castello e brughiera selvaggia, metafora psicologica delle tortuose peregrinazioni di un pensiero sospeso tra logica e irrazionalità. Macbeth è come un piccolo uomo, in balia del libero arbitro e della moglie, Lady Macbeth (Sabina Villa), ambedue fiammelle indivisibili di un girone infernale, luogo non luogo, caverna della mente e dello spirito, nero inferno delle passioni irrazionali, illuminato solamente dalla luce del desiderio e dell'ambizione. Il libero arbitrio di Macbeth consiste nel non compiere il male, ma sarà Lady Macbeth stessa, orgogliosa sacerdotessa del male assoluto, ad avviare il rito sacrificale per consacrarsi ad una eternità senza fine. La versione di Corrado d'Elia rilegge classicamente il testo shakespeariano mettendo in scena tutti gli elementi narrativi in un unico atto con un'unica scena: la Grotta delle Streghe.

Un sapiente gioco di luci regala spazio agli attori, illuminando i momenti di maggiore intensità e divenendo strumento introspettivo nella psiche di Macbeth, vittima sia della moglie e delle streghe, sia dei demoni da loro evocate e dai fantasmi delle persone uccise.
Macbeth
fino all'11 luglio ore 21 (domenica riposo)
teatro Libero 02-36525200

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