Il Made in Italy tra mode e classicità

I prodotti per l'arredo del bagno sono fra gli ultimi a entrare in una casa in costruzione. «È anche per questo - racconta Alessandro Scopetti, vicepresidente di Confindustria Ceramica e amministratore delegato di Simas, azienda produttrice di sanitari situata a Civita Castellana, in provincia di Viterbo - che il nostro settore ha iniziato a sentire i morsi della crisi più in ritardo rispetto ad altri, precisamente nel 2009». Ma gli operatori di questo comparto non si fanno scoraggiare e puntano sull'innovazione. «Bisogna andare avanti, stare sempre sul pezzo - continua Scopetti - e per essere vincenti occorre presentare cose nuove, puntando su estetica, funzionalità e infine sui prezzi. Competiamo con produttori cinesi, turchi, romeni, sia in Italia che, soprattutto, all'estero. Per fortuna il made in Italy continua a essere apprezzato ed è stata una scelta azzeccata istituire il marchio Ceramics of Italy, di proprietà di Confindustria Ceramica». Riguardo all'arredo bagno, secondo Scopetti, vi sono due tipi di domanda. «La prima è quella dei prodotti di stile moderno. In questo ambito le mode cambiano ogni due o tre anni. Nel 2003 la nostra azienda ha lanciato i vasi a forma quadrata, in questo periodo vanno invece le forme tondeggianti, un po' come nell'automobile, che secondo noi detta le tendenze nel design. Oggi il rinnovamento delle collezioni, più che nelle forme, passa a livello di colori e decori. Il secondo tipo di mercato è quello che chiede sempre prodotti in stile classico, di gusto inglese. Simas ha introdotto una linea di questo tipo nel 1988 e si continua a vendere ancora».

Aspettative? «Luglio - conclude Scopetti - non è andato malissimo. Settembre è stato abbastanza movimentato. Se dovessimo ottenere buoni risultati al Cersaie, sarebbe un grande stimolo per affrontare con ottimismo il prossimo futuro. Siamo fiduciosi».

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