TAG Heuer significa motori in quella particolare lingua il cui vocabolario si basa sull'affinità, in questo caso squisitamente elettiva. Fu Jack Heuer, a inizio degli anni '60 a portare in primo piano quella componente basilare della marca, il cronometraggio sportivo, vivissima fin dal 1911, con il primo cronometro da cruscotto: basti citare, in tal senso, l'Autavia, il Carrera, il Monaco, il leggendario Calibro 11 (crono automatico) e, nel 1969, la collaborazione con il pilota elvetico di F1, Jo Siffert. La liaison con la Formula 1 si trasformò in collezione nel 1986, per la prima volta marcata TAG Heuer. Per celebrare la firma dell'accordo tra il Gruppo LVMH e la Formula 1, a seguito del quale, tra l'altro, e per dieci anni, la Maison sarà Official Timekeeper del Campionato omonimo, ecco cinque nuove referenze della suddetta linea. Sviluppate su cassa racing, da 44 mm (14,1 mm di spessore e impermeabilità fino a 20 atmosfere), interpretano l'ergonomia, ispirati dal tratto aerodinamico di una vettura di F1, con lunetta micropuntinata sul bordo e laccata alla base, a riprodurre la scala tachimetrica; i pulsanti, allungati e sfaccettati, conferiscono leggerezza all'insieme. Presentiamo la versione in titanio DLC nero e cinturino in caucciù rosso (4.
850 euro), con ghiera in alluminio DLC, corona e fondello a vite, automatica (Calibro 16), completata da quadrante nero con dettagli in rosso ed espressività tri-compax (gl'indici applicati richiamano la silhouette della scocca posteriore di una Formula 1).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.