«Il XXI secolo è il secolo dell'Università che sono al centro del futuro dell'umanità, oggi come non mai. La nostra Università si sta attrezzando per affrontare da protagonista per i prossimi tre quarti di secolo». Lo annuncia in inglese Francesco Billari, Rettore della Bocconi, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2024-2025. Il 123° dalla fondazione. Perché qui Mind the future non è solo il tema di questa cerimonia, ma «una visione che guida il nostro impegno». Parola di rettore. A dare un volto a quest'impegno ieri, accanto a lui, ad Andrea Sironi, presidente della Bocconi, Silvia Candiani, presidente della Alumni Community, come «guest speaker», il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga a ispirare le nuove generazioni. «Oggi abbiamo il più grande numero di giovani della storia dell'umanità - ha esordito Billari - Secondo gli scenari delle Nazioni Unite, gli anni tra il 2007 e il 2030 saranno gli unici della storia dell'umanità in cui avremo più di due miliardi di persone con meno di venti anni. Da lì in poi questo numero inizierà a scendere. Tutti questi giovani per il bene del nostro futuro dovranno studiare. Non è un'idea irraggiungibile». E qui l'idea è chiara anche sul «come». D'altronde «siamo nati da un visionario», ricorda Billari. Già adesso, gli studenti del primo anno nelle scuole undergraduate e di giurisprudenza sono per il 40% internazionali, mentre il 70% dei corsi di laurea e master sono in lingua inglese. Dal prossimo anno accademico, l'intera offerta delle lauree magistrali sarà in inglese. Tre le missioni con cui «plasmare il futuro»: Formazione, Ricerca e Dialogo con la società, quella «Terza Missione» che da quest'anno vedrà protagonista (come prorettrice) Marta Cartabia, ministro della Giustizia nel governo Draghi. «Cartabia porterà un nuovo impulso alle attività che hanno un focus specifico sull'ampliamento dell'accesso all'istruzione per tutti e sulla promozione di una giustizia più equa - ha detto Billari - attraverso la divulgazione e l'impegno diretto dell'Università nei confronti della società e delle nuove generazioni, con un sempre crescente impegno nelle scuole». Un crescente impegno che la Bocconi mette anche nell'essere sempre più inclusiva. Grazie a un investimento di 55milioni di euro (erano 46 nel 23/24 e 40 nel 22/23), la Bocconi ora garantisce un sostegno economico a più di un terzo dei suoi studenti (il 35%) con agevolazioni che possono arrivare anche all'esonero totale dalla retta universitaria (ora per 1900 ragazzi). «Vogliamo che l'accesso alla Bocconi sia garantito a tutti i giovani che ne hanno il merito - ha spiegato Billari - indipendentemente dalle proprie condizioni economiche». Così come «le competenze in intelligenza artificiale (AI), scienza dei dati e linguaggi di programmazione come Python ora sono trasversali a tutti i corsi di studio perché oggi rappresentano strumenti fondamentali per ogni professione e settore». Partirà un nuovo Master of Science in Data Analytics and Artificial Intelligence in Health Sciences, realizzato in collaborazione con Humanitas University, anch'esso interamente in inglese, che formerà chi svilupperà le tecniche più avanzate di intelligenza artificiale nel settore sanitario. Con un obiettivo solido. «È indispensabile che l'Università conservi integra la propria indipendenza da qualsiasi potere economico o politico», ha detto il presidente Andrea Sironi.
«Dopo i tragici fatti del 7 ottobre dello scorso anno le università, soprattutto negli Stati Uniti, sono state attraversate da ondate di protesta, che dai Campus si sono estese ad altri contesti, spesso in modo strumentale, arrivando, a tratti, a mettere in discussione valori importanti quali l'autonomia e l'indipendenza degli atenei e la libertà accademica. Un simile atteggiamento, proprio all'interno dell'università, non può albergare».
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