Migranti, si è dimesso il giudice Iolanda Apostolico. Nel 2018 era in piazza contro Salvini

Il giudice Iolanda Apostolico dal 15 dicembre non sarà più in servizio al tribunale di Catania: il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la sua decisione

Migranti, si è dimesso il giudice Iolanda Apostolico. Nel 2018 era in piazza contro Salvini
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A distanza di un anno dal caso mediatico scoppiato per il suo palese schieramento politico, il giudice Iolanda Apostolico ha rassegnato le proprie dimissioni dalla magistratura. La toga in servizio al tribunale di Catania, infatti, era finita al centro delle polemiche in quanto nel 2018 era scesa in piazza contro i decreti Sicurezza, manifestando contro l'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Le sue dimissioni saranno valide a decorrere dal prossimo 15 dicembre. Nei giorni scorsi, il giudice ha presentato le proprie dimissioni superando il vaglio della commissione e oggi le stesse sono state accettate dal plenum del Consiglio superiore di magistratura.

La Lega ha commentato l'addio: "Meglio tardi che mai, ora potrà comportarsi come una esponente di Rifondazione Comunista senza creare imbarazzi". Il 30 settembre 2023, il giudice Apostolico è salito alla ribalta delle cronache in quanto è stata la prima a disapplicare il decreto Cutro per il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr. Basandosi su una personale interpretazione, decise che era in contrasto con la normativa europea e che, quindi, non poteva essere applicata. Ai tempi ci fu una sollevazione da parte di opposizioni e Csm in difesa del giudice, nonostante uno dei pilastri etici che devono caratterizzare l'opera di un togato sia la sua imparzialità ma anche la percezione della stessa, che in Apostolico era venuta chiaramente a mancare. Tuttavia, nonostante i roboanti comunicati, il Csm non ha mai promosso la pratica a tutela nei suoi confronti, che era stata avanzata da alcuni consiglieri. È trascorso un anno e ancora non sembrava ci fossero movimenti in tal senso, nonostante per altri suoi colleghi sia stata promossa in tempi molto più brevi.

Tuttavia, le motivazioni di questa scelta di vita radicale non sono state rese note. È probabile che abbia influito il caos mediatico nel quale è finita a causa delle sue esternazioni scomposte e ora non sarebbe strano, e nemmeno dovrebbe stupire, se venisse candidata alla prossima tornata elettorale.

Sarebbe una libera cittadina che ha deciso di cambiare direzone alla propria professione. Ma non è da escludere che abbia inciso, appunto, anche l'immobilismo del Csm, che per altro non sembra aver fatto alcuna pressione affinchè Apostolico rinunciasse alle dimissioni.

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