"Non si trovava lì per caso". La rivelazione che smaschera il giudice Apostolico

Matteo Iannitti (Arci Catania) inchioda il giudice di Catania: "È stata una chiara scelta di partecipare a una manifestazione contro il governo, fu una chiara affermazione della sua posizione politica"

"Non si trovava lì per caso". La rivelazione che smaschera il giudice Apostolico
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Negli ultimi giorni Iolanda Apostolico è finita al centro della bufera politica, visto che si sono registrati diversi particolari (dal profilo Facebook è emersa chiaramente la sua posizione politica) che hanno finito per alzare un polverone sulla decisione di non convalidare il trattenimento di alcuni migranti. Come se non bastasse di recente è venuto a galla anche un video che la ritrae presente in un corteo del 2018 a Catania contro il governo sul tema dell'immigrazione. Davvero era lì solo per evitare scontri? Secondo Matteo Iannitti dell'Arci di Catania, tra i promotori di quella manifestazione, le dinamiche hanno avuto un senso ben preciso.

Iannitti porta avanti la sua militanza nel movimento antirazzista e nella sinistra dal lontano 2002. Intervistato da LaPresse, ha voluto specificare che in quell'occasione non aveva idea di chi fosse Apostolico, compagna di vita di un militante che ha definito "di sinistra assolutamente riconoscibile". Un'annotazione a cui è seguita una riflessione personale: anche se lei non ha mai ricoperto nessun tipo di ruolo nell'attivismo in prima linea, "l'idea che sia una persona assolutamente slegata, tutta 'casa e tribunale', che non ha mai subito influenze di nessun tipo, non può assolutamente essere realistica".

Secondo Iannitti risulta "ipocrita" fingere che non fosse una manifestazione contro il governo: "Fa danno millantare l'indipendenza di una persona che invece convive con chi è impegnato politicamente". In effetti l'impronta politica di quel corteo rosso era sotto gli occhi di tutti: si chiedeva lo sbarco dei migranti quando la nave Diciotti era ferma nel porto, evocando le dimissioni di Matteo Salvini (allora ministro dell'Interno) e ricorrendo a espressioni al veleno contro l'esecutivo gialloverde accusato di tenere in ostaggio le persone a bordo. Un clima ostile, di assoluta sfida nei confronti del governo. Senza dimenticare gli insulti rivolti alle forze dell'ordine presenti sul posto.

Nelle ultime ore la sinistra e le toghe amiche non hanno perso tempo per schierarsi al fianco del giudice di Catania mentre resta ancora da sbrogliare un nodo tutt'altro che secondario: a cosa era legata la sua presenza al sit-in? Voleva semplicemente scongiurare pericolosi contatti tra le parti contrapposte al corteo? La tesi espressa da Iannitti va dritta al punto: "La giudice non poteva trovarsi lì per sbaglio".

Senza girarci attorno ha parlato di "chiara scelta di partecipare" a quella che non era una manifestazione dei centri sociali contro la polizia, "ma era chiaramente organizzata contro il governo". Iannitti ha confermato che Apostolico tentò di placare gli animi, cercando di tenere la situazione sotto controllo. Ma in conclusione non ha rinunciato all'ultima considerazione personale: al di là del ruolo di paciere che può aver avuto Apostolico, "il fatto che la giudice fosse a quella manifestazione fu comunque una chiara affermazione della sua posizione politica".

Sullo sfondo la sinistra non smette mai di stupire e puntualmente decide di raggiungere vette mai esplorate.

Di fronte alle immagini che stanno circolando ha preferito gridare contro chissà quale dossieraggio piuttosto che avviare una profonda riflessione nell'ambito della giustizia che va riformata quanto prima. Ma il fronte rosso è impegnato nell'indagare sulla provenienza del video.

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