Il processo Ruby non finisce mai. La Cassazione dispone un nuovo appello per corruzione

Berlusconi fu assolto, ma i pm incriminarono le "Olgettine". E ora - a oltre 13 anni di distanza dai fatti e a un anno e mezzo dalla morte del Cav - si apre un nuovo procedimento

Il processo Ruby non finisce mai. La Cassazione dispone un nuovo appello per corruzione
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Il processo Ruby non finisce mai. Questa mattina, dopo una breve camera di Consiglio, la Corte di Cassazione ha ordinato un nuovo processo alle venti giovani inquisite dalla procura milanese per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari in seguito ai processi a carico di Silvio Berlusconi per le serate di Arcore. Il Cavaliere venne assolto con formula piena da tutte le imputazioni (concussione e utilizzo della prostituzione minorile) ma i pm milanesi scelsero di incriminarlo nuovamente insieme alle giovani “Olgettine” accusandole di avere mentito in aula quando negarono di avere assistito a situazioni licenziose durante le feste del sabato a Villa San Martino. In cambio del loro silenzio, secondo la tesi dell'accusa, le ragazze avrebbero incassato a lungo aiuti economici e altri benefit dalle casse di Berlusconi: aiuti forniti alla luce del sole, che l'ex presidente del Consiglio ha sempre spiegato come sostegni a donne che a causa del coinvolgimento nell'inchiesta a suo carico avevano avuto rovinate la carriera e la reputazione.

Sia il Cavaliere che le ragazze, compresa Kharima El Mahroug “Ruby" vennero assolte poi a Milano dalla nuova accusa: secondo i giudici del capoluogo lombardo quando vennero interrogate dalla Procura erano in realtà già sotto inchiesta, pertanto avrebbero avuto diritto a venire sentite alla presenza di un difensore e - se volevano - avvalersi della facoltà di non rispondere. La procura milanese ha impugnato quella decisione e adesso si vede dare ragione dalla Suprema Corte. L'accusa di falsa testimonianza ormai è prescritta e sparisce dallo scenario, ma resta il reato più grave, la corruzione giudiziaria, quello per cui la procura generale della Cassazione (rappresentata dal pg Roberto Aniello) aveva chiesto di annullare le assoluzioni e ordinare il nuovo processo, richiesta accolta oggi dalla sezione presieduta da Giorgio Fidelbo. Ad oltre 13 anni di distanza dai fatti si terrà dunque un processo che riguarda le ragazze ma, di fatto, porterà di nuovo a scavare nella vita di Berlusconi morto ormai da un anno e mezzo. E che per quello stesso reato è stato assolto con una sentenza passata in giudicato.

Se il nuovo processo d'appello, che si celebrerà verosimilmente l'anno prossimo, dovesse portare alla condanna delle "Olgettine" si creerebbe una situazione quasi surreale, con due sentenze opposte per il medesimo fatto.

Unico ad uscire definitivamente di scena Luca Risso, l'ex fidanzato di Ruby, registrato più volte durante l'inchiesta. La sua assoluzione è stata confermata.

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