Il paradiso delle vacanze per antonomasia, la Repubblica delle Maldive, ha vissuto una notte d'inferno, con duri scontri tra polizia ed esercito. Un golpe in piena regola, con la polizia che si è rifiutata di eseguire l'ordine del presidente, Mohamed Nasheed, di porre fine alle proteste, nate alcune settimane fa dopo l'ordine, emesso dallo stesso Capo di Stato, di arrestare un giudice, Abdulla Mohamed, capo della Corte penale. Alla fine il presidente ha lasciato la guida del Paese. I poteri sono stati trasferiti al suo vice, Mohammed Waheed Hassan. I turisti italiani - come assicura il console italiano - sono al sicuro. Le dimissioni sono una pesante sconfitta per Nasheed, ex attivista per i diritti umani salito al potere dopo aver battuto nelle prime elezioni multipartitiche del Paese Maumoon Abdul Gayoom, presidente dal 1978 al 2008.
Scontri tra polizia ed esercito
Centinaia di poliziotti hanno dato vita a una dura protesta a Malé, la capitale delle Maldive, nelle prime ore del mattino dopo che le autorità avevano ordinato loro di ritirarsi dalle strade, togliendo la protezione ai manifestanti: da un lato quelli filogovernativi, dall'altro quelli dell'opposizione, che stavano marciando in luoghi vicini tra loro. Gli agenti hanno considerato illegale l'ordine ricevuto e, subito dopo, dopo, si sono scontrati con i soldati, che hanno usato proiettili di gomma. Il presidente ha ricevuto una delegazione dei poliziotti, chiedendo loro di mettere fine alla protesta. Gli agenti, però, si sono rifiutati e gli hanno chiesto - ma sarebbe meglio dire imposto - le dimissioni.
Discorso alla nazione
"Non voglio fare del male ai maldiviani. Sento che se rimanessi al potere i problemi aumenterebbero soltanto, e questo nuocerebbe ai nostri cittadini", ha detto Nasheed in un discorso alla nazione, aggiungendo che "la migliore opzione a disposizione è quella di farmi da parte".
Il nuovo presidente
Il nuovo presidente Mohamed Waheed ha dichiarato che "tutti avranno la protezione della Costituzione e delle leggi". In un breve discorso alla Nazione ha assicurato che "il predominio della legge sarà mantenuto nelle Maldive" e che "alcun ordine illegale sarà impartito alla polizia, alle Forze di Difesa nazionale o a qualsiasi individuo". La legge e le regole, dunque, prima di tutto. Ora sì. Waheed ha insistito dicendo che "la sovranità della Costituzione è stata mantenuta". Ora "le differenze fra i partiti politici e fra la gente devono essere messe da parte per il bene dell’unità nazionale", ha ancora detto, prima di chiedere a «tutti di unirsi mano nella mano per l’interesse pubblico".
Il console italiano
Il console onorario dell'Italia, Giorgia Marazzi, ha confermato che il presidente si è dimesso, sottolineando poi che l’aeroporto dove arrivano i turisti si trova su un isola diversa dalla capitale: "Chi è in vacanza non si accorgerà di nulla. Il colpo di stato è iniziato questa notte e si è concluso questa mattina. Pare che, come prevede la costituzione, sia subentrato il vice presidente. A Malè si trovano 30-40 italiani e il console ha assicurato che sono tutti al sicuro. Per quanto riguarda i turisti, al momento vi sono due voli charter sulla pista dell’aeroporto ma non vi sono problemi e tutto si svolge regolarmente". Gli italiani che arrivano alle Maldive atterrano nell’aeroporto che si trova su un'isola diversa dalla capitale e proseguono per la loro destinazione senza passare per Malè, unica località coinvolta dai disordini legati al colpo di Stato.
Ogni anno 100mila italiani alle Maldive
L’arcipelago delle Maldive è composto da 1.
190 isole coralline. Il turismo è la più grande attività economica (28% del pil). Ogni anno sono circa 100 mila gli italiani che vi si recano in vacanza, anche se negli ultimi anni le presenze si sono un po' ridotte.Twitter: @ideelibere
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