Roma - La situazione a Roma sta rientrando e con il passare delle ore diventa sempre più improbabile una esondazione del Tevere. Iniziano però già le preoccupazioni per la nuova ondata di perturbazioni prevista a partire da domenica sera. "Ormai l’ondata di piena prevista tra le 20 e le 24 di oggi non ci dà più eccessive preoccupazioni. Ha smesso di piovere e possiamo dire che il pericolo più grosso è passato. Ora la preoccupazioni principale - spiega il capo dei Vigili del fuoco, Antonio Gambardella, al presidio di ponte Milvio - riguarda la nuova ondata di perturbazioni che colpirà l’Italia a partire da domenica sera e per le giornate di lunedì e martedì".
Nella lunga attesa, 13 ore, dell'onda di piena del Tevere, è invece esondato l'Aniene: la via Tiburtina, una delle principali vie consolari della Capitale è stata allagata e chiusa alla traffico, tra Ponte Mammolo il grande raccordo anulare, nella periferia est di Roma. L'onda di piena del Tevere prevista per l'una di notte. Ma non fa più paura la lenta piena, uno o due centimetri l'ora. Semmai, si attendono "rigurgiti" dalle fogne, nelle zone sotto il livello del fiume, in particolare nell'area nord della città. Del resto la "spia" che tranquillizza è l'idrometro di Ripetta, nel centro di Roma, che alle 18:45 segnalava che il livello del fiume era di 12,39 metri, quando abitualmente è di 6,50. Perché il Tevere davvero esondi è necessario che il livello raggiunga i 17 metri, fatto ormai scongiurato. Di sicuro - assicurano gli esperti - la lentezza della piena non lascerà spazio a scenografie da film, come si aspettano molti romani che in tanti hanno affollato i ponti della capitale con le macchine fotografiche per immortalare il Tevere, mai così alto a memoria recente.
Ponte Sant'Angelo ostruito dai barconi E' parzialmente ostruito Ponte Sant’ Angelo dove si sono incastrati due barconi ed una motonave di circa 30 metri utilizzata per le escursioni sul Tevere insieme al suo ormeggio. Ad essere bloccate dalle imbarcazioni sono due arcate e mezzo su cinque del ponte sul Tevere che si trova davanti Castel Sant’Angelo, nel cuore di Roma. L’area è completamente transennata e presidiata da poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco. Ad osservare il ponte ostruito anche centinaia di passanti, molti dei quali temono che il blocco delle arcate possa fare innalzare ulteriormente il livello del fiume provocandone l’esondazione. Già stamani un barcone si era arenato sotto le arcate del ponte, a questi se ne sono aggiunti altri due nel pomeriggio. Altri tre barconi, fanno sapere i vigili del fuoco, stanno rompendo gli ormeggi non lontano da ponte Sant’Angelo.
Le persone sfollate Sino finora circa 400, nella Capitale, le persone evacuate provenienti da accampamenti lungo le sponde dei fiumi Tevere e Aniene che "vengano ospitate all’interno dei padiglioni della ex Fiera di Roma". Il dato, diffuso dal Campidoglio, è stato confermato anche dalla prefettura di Roma che ha voluto ringraziare le forze dell’ordine e i vigili urbani impegnati a prestare assistenza alle persone in difficoltà a causa del maltempo. Le 400 persone vanno ad aggiungersi alle 360 circa già presenti all’interno dell’ex Fiera di Roma in seguito al Piano Freddo adottato pochi giorni fa, e ai 120 rifugiati politici accolti nella medesima struttura. Sono state, infatti, allontanate dalle zone a rischio e rifornito di coperte termiche e beni di prima necessità le persone che hanno rifiutato la sistemazione presso l’ex Fiera di Roma. "Non è stato sfollato nessuno - precisa il vice capo dipartimento della Protezione civile Bernardo de Berardinis - sono state allontanate delle persone che erano all’interno degli argini". "Non abbiamo chiesto a un solo romano di allontanarsi dalla propria casa o dal proprio lavoro nè tantomeno abbiamo chiuso una scuola", ha continuato de Berardinis, spiegando che "sono tutte decisioni prese dai singoli presidi".
Etna 8 boy scout senza viveri a 2000 metri Sono stati soccorsi e recuperati tutti i dispersi sul vulcano Etna: il gruppo, 10 ex boy scout, 5 maschi e 5 femmine tra cui una guida, è stato raggiunto dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ed è in viaggio verso Catania. I soccorsi si sono svolti in condizioni difficili a causa delle tormente e della nebbia ancora presenti e delle copiose nevicate che nella notte e ieri hanno ricoperto il vulcano. I dieci, originari alcuni di Piazza Armerina altri del catanese, stanno tutti bene: un pò di paura e molto infreddoliti.
Tre morti in Calabria Non è cessata l’emergenza in
Calabria dopo le piogge abbondanti di ieri e della scorsa notte.
Stamani le condizioni meteorologiche sono migliorate, con qualche sprazzo di sole, anche se rimangono ancora forti le raffiche di vento che
hanno fatto abbassare le temperature.
Tre in totale le vittime dell’ondata di maltempo delle ultime ore: a Reggio Calabria, un anziano deceduto per un malore dopo che il ramo di un
albero aveva colpito la sua auto; a Polistena (Reggio Calabria) dove una persona ha perso la vita nel crollo di un ponte e nel Catanzarese dove
un giovane è morto in un incidente stradale causato dalla pioggia.
In 45 giorni la pioggia di un anno Dal 28 ottobre ad oggi, in solo 45 giorni sono caduti
400,7 millimetri di pioggia, pari al 43% della precipitazione media annua. Nel
2007 la precipitazione totale dell’anno è stata 443,6 mm, di poco superiore a
quella registrata in questi 45 giorni. Lo ha reso reso noto la responsabile
dell’Osservatorio meteorologico del Collegio Romano Franca
Mangianti.
Il resto d'Italia Del resto, in Italia, una situazione particolarmente delicata è quella che riguarda la zona di Gioia Tauro, dove l’esondazione di un corso d’acqua ha infiltrato alcuni corsi d’acqua potabile: attualmente, sono senz’acqua 40mila persone nelle aree di Gioia Tauro e di Palmi ed è stato approntato un servizio sostitutivo di autobotti. Ripristinata la linea ferroviaria Roma-Villa San Giovanni nel tratto interrotto da una frana. Al momento - dicono dalla sala meteo della Protezione Civile - "piove su gran parte del CentroSud con particolare intensità sul versante tirrenico. I venti sono molto forti, con mareggiate lungo le coste della Sicilia e della Sardegna". Particolarmente difficili i collegamenti con le isole minori.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.