Il maltempo piega anche Fiumicino: cancellazioni e ritardi per molti voli

Qualche giorno fa la nebbia, ieri il forte vento e l’ondata di maltempo che ha colpito alcune aree del nord Italia e dell’Europa: ancora una volta sono state le cattive condizioni meteorologiche a mettere in ginocchio l’aeroporto di Fiumicino, dove nell’arco della giornata, soprattutto della prima mattina, sono stati cancellati decine di voli e si sono registrati pesanti ritardi con punte massime anche di tre ore. Vittima dei disagi anche il rappresentante speciale dell’Ue per l’Afghanistan, Francesc Vendrell, a Roma per incontrare il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Massimo D’Alema. Il suo volo da Vienna doveva atterrare a Fiumicino alle 9 e invece è giunto solo intorno alle 12.30. I problemi non sono mancati per centinaia di passeggeri che, bagagli alla mano, solo una volta arrivati nello scalo romano hanno appreso che il loro volo era stato soppresso perché il velivolo con il quale dovevano viaggiare non era nemmeno giunto a Fiumicino. E così è stato per decine di voli, la maggior parte dei quali appartenenti alle compagnie Alitalia, Air One e Air France, diretti a Milano-Linate, Pisa, Catania, Vienna, Ginevra, Madrid, Parigi, New York, Düsseldorf e Tirana. Come se non bastasse, a complicare ulteriormente la situazione ieri mattina sono state anche le forti raffiche di vento fino a 30 nodi (circa 60 chilometri orari), a causa delle quali si sono ulteriormente rallentate le operazioni preliminari dei decolli.
Così, se alcuni passeggeri hanno preferito rinunciare e tornarsene a casa, altri hanno ingannato l’attesa nei modi più disparati, facendo somigliare l’aeroporto, agli occhi di operatori aeroportuali e turisti, più a una sala ludica che a un terminal Partenze. Alcuni passeggeri, come ad esempio un gruppo di studenti giapponesi, si sono messi a giocare a carte seduti per terra sul pavimento dell’aerostazione, altri hanno preferito ascoltare musica con lettori Mp3, oppure vedere un film in dvd con il notebook. Altri ancora ne hanno approfittato per fare shopping nei negozi del duty free.

Insomma, nello scalo ieri non si sono viste le consuete scene di nervosismo da parte dei passeggeri, tipiche nei casi come questo, che almeno per una volta sono riusciti a esorcizzare il disagio in modo piuttosto rilassato se non goliardico.

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