Roma - «La signora Sgrena deve solo vergognarsi. Ero certa che dopo la sua brutta esperienza avesse avuto almeno il tempo di riflettere, ma evidentemente non lha fatto. Continua a parlare di Ilaria e di cose di cui non si dovrebbe assolutamente occupare, non è unamica vera, quindi ora dico basta...».
Luciana Alpi, mamma della reporter uccisa in Somalia il 20 marzo 1994, non ha mandato giù le dichiarazioni dellinviata del Manifesto (volata a Mogadiscio subito dopo il delitto a indagare sullassassinio della collega) sul fatto che la giovane cronista del Tg3 era morta per caso, per sbaglio, vittima di un diffuso clima anti-italiano, che nulla del suo comportamento prima dellagguato faceva presupporre che custodisse segreti e scoperte inconfessabili.
Giuliana Sgrena ieri mattina è sfilata davanti alla Commissione dinchiesta sul delitto di Mogadiscio confermando quanto il Giornale aveva mandato in edicola ieri a proposito di un verbale, con le sue considerazioni, agli atti dellindagine parlamentare sulla Cooperazione.
«Ci piacerebbe sapere da dove la Sgrena trae le sue certezze - dice adesso stizzita Luciana Alpi -. Lei praticamente non si è mai interessata a Ilaria. Da quando fece la prima volta queste dichiarazioni molte cose sono cambiate. Buon per lei se continua a pensarla allo stesso modo...». Se i genitori di Ilaria pensano che la figlia sia stata eliminata per aver ficcato il naso nei traffici darmi e di rifiuti, Giuliana Sgrena ha ribadito che le cose non starebbero proprio così. Che, anzi, solo per puro caso Ilaria si sarebbe trovata nel posto sbagliato, al momento sbagliato, con una scorta maldestra.
Luscita della Sgrena ha creato non poco imbarazzo fra i membri dellopposizione nella commissione presieduta da Carlo Taormina. Carmen Motta, deputata Ds, cerca di ridimensionare il tutto al «particolare stato danimo» dellinviata del Manifesto per arginare una testimonianza che potrebbe rivelarsi dirompente. «Ha confermato quanto detto in passato, ed ha precisato che le sue dichiarazioni allora erano certezze, e che in questi anni non ha avuto elementi che le potessero fare cambiare posizione. È stata onesta e trasparente».
Più lapidaria Elettra Deiana, di Rifondazione comunista: «Quelle della Sgrena sono vecchie dichiarazioni, le ipotesi sulla morte di Ilaria sono ancora tante». Quanto alla spensieratezza della Alpi nei giorni prima della sua morte, argomenta: «Se io avessi un segreto, soprattutto che scotta, tenterei di non farlo capire e di comportarmi normalmente. Ma parlo per me, perché poi è anche possibile che non lavesse questo segreto».
Il presidente della commissione dinchiesta, Carlo Taormina, fa capire che «la fondamentale testimonianza resa dalla Sgrena che si era persa nei meandri, pur risultando fortemente corrispondenti ad altri dati emersi dallinchiesta, saranno oggetto di ulteriore approfondimento prima di
assumere qualunque definitiva determinazione». Sintetico Enzo Fragala, di An: «Le parole della Sgrena rappresentano la pietra tombale sul tanto sbandierato filone dei rifiuti e delle armi che ormai non appassiona più nessuno».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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