Roma - La manovra scatena un pandemonio. Dopo Regioni e giudici ora a far discutere è il taglio delle tredicesime alle forze dell'ordine. Con un levata di scudi dei sindacati degli agenti e della maggioranza. Secco il no della Lega. "Non siamo disposti a tagliare la tredicesima alle forze di polizia, ai carabinieri e ai vigili del fuoco. L'emendamento presentato dal relatore deve essere riformulato. Stiano tranquilli poliziotti e carabinieri la Lega si è già attivata affinché non siano penalizzati. Svolgono una funzione fondamentale per la sicurezza del Paese e nessuno può pensare di mettere le mani sui loro stipendi". Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega al Senato.
Lo stop di La Russa "Non vi è nessuna ipotesi che preveda la possibilità di un taglio della tredicesima per il personale del comparto sicurezza". Lo assicura il ministro della Difesa, Ignazio La Russa che, al telefono, riferisce di aver parlato con il responsabile del ministero dell’Economia: "Per evitare ogni confusione - spiega - il ministro Tremonti mi ha preannunciato che con ogni probabilità eliminerà anche la semplice possibilità, facoltativa, di optare per questa soluzione, anziché per il taglio degli aumenti a seguito di promozioni".
Intervento di Schifani Il presidente del Senato, Renato Schifani, secondo quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza del Senato, ha telefonato al presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Antonio Azzollini, per invitarlo a riflettere attentamente sull’opportunità di ritirare al più presto l’emendamento, a sua firma, sulla riduzione della tredicesima nel comparto forze armate e sicurezza.
I sindacati "Forme di dissenso e di protesta eclatanti" da parte del comparto sicurezza vengono annunciate dal Sap, il sindacato autonomo di polizia, "se davvero il governo e la maggioranza oseranno toccare le tredicesime di poliziotti e carabinieri". "La manovra resta iniqua ed i correttivi proposti dalla maggioranza in commissione sul taglio delle tredicesime ci indignano": lo affermano Giuseppe Tiani, segretario del sindacato italiano appartenenti polizia, e Enzo Letizia, segretario dell'associazione nazionale funzionari di polizia. "Si colpiscono umiliando i figli e le moglie dei poliziotti durante le festività natalizie che sono il simbolo dell’unità familiare - sostengono le due organizzazioni sindacali -. Si è cosi ottusi, pure, da non capire che i commercianti aspettano il Natale per prendere una boccata d’ossigeno che lenisca un po' il lungo periodo di crisi. La nostra reazione sarà durissima e proseguiremo con ancora maggior forza col percorso di mobilitazione che nei giorni scorsi ci ha portato a scendere in piazza in tutte le città italiane, dove abbiamo raccolto oltre 100mila firme di solidarietà da parte dei cittadini" annuncia il segretario generale Nicola Tanzi.
No anche dal Pdl "La proposta di tagliare la tredicesima a poliziotti, magistrati, professori universitari, ricercatori, militari oltre che iniqua è priva di qualsiasi senso politico, e senz’altro inaccettabile. Se si intende insistere sull’emendamento presentato non avrà comunque il mio voto". È quanto dichiara il senatore del Pdl Giuseppe Valditara.
E dall'Idv "Tagliare le tredicesime ai poliziotti equivale a tagliare la sicurezza dei cittadini" dice Antonio Borghesi, vice capogruppo dell’Italia dei Valori alla Camera. "Se questa norma non viene eliminata, il governo completerà il massacro del settore - aggiunge Borghesi - che si trova già in gravissime difficoltà a causa della legge Brunetta del 2008.
Se davvero l’onnipotente Berlusconi ha deciso di fare tutto da solo anche per la manovra - conclude Borghesi - allora il suo ghe pensi mi, che mi astengo dal commentare, comprenda anche l’abolizione di questa assurda norma sulle tredicesime della polizia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.