Il titolo dell'opera potrebbe essere: «Il progresso che non c'è», grazie all'ineffabile Fia-Tv, che ha varato il regolamento più coercitivo della storia. Chi mai potrebbe, in queste deprimenti condizioni, compiere qualche passo avanti apprezzabile, sulla strada delle grandi conquiste tecniche? Nessuno. Eppure, la Ferrari, che è anche tra i primissimi costruttori a presentare la monoposto per una sconvolgente stagione 2007, è riuscita a mettere in mostra alcune evoluzioni molto significative. Complimenti a tutto lo staff tecnico, che, tra i miei beniamini, annovera gli ingegneri Costa, Simon, Fainello, Iley e Battistini. Anche se non viene messo tutto sotto i riflettori, perché già si profila una concorrenzialità feroce, data la situazione. E l'aerodinamica, specie con le ali anteriori (quanti le hanno già copiate?) e posteriori, sarà proprio la sorpresa dell'ultima ora. Assieme al motore, dove tutto è celato - pardon, «congelato» - dagli oscurantisti della Fia-Tv. In particolare, i punti da mettere subito in risalto sono almeno cinque.
1. La sospensione anteriore, con la sua geometria, i suoi attacchi ed il carenaggio dei bracci. Il progresso è piccolo, ma significativo, perché ci parla delle modifiche cinematiche e della nuova parte inferiore del parallelogramma deformabile, in un passaggio difficile, con gli ultimi irrobustimenti della scocca o cellula di sopravvivenza, soggetta a prove di «crash» più severe.
2. Gli imbocchi delle prese d'aria dell'impianto di raffreddamento, perché si riferiscono al miglioramento delle masse radianti o radiatori, che fanno parte di un «pacchetto» risolutivo per le prestazioni motoristiche.
3. Il cambio di velocità, con sistema di «shift» rapido: con tutti i vincoli regolamentari in atto e perfino con gli ingranaggi standardizzati, riuscire ancora a far qualcosa di innovativo, su una parte già miniaturizzata, è certo una bella conquista. I tempi di cambiata si misurano in pochi centesimi di secondo e ogni guadagno è prezioso nel quadro generale delle prestazioni.
4. La scocca irrobustita, per superare le nuove prove di «crash», fa parte delle doti nascoste della nuova F2007, e lo si intuisce dalla parte inferiore del musetto, che torna ad essere un po' più sollevato.
5. Il retrotreno perfezionato comprende, oltre al cambio di velocità, anche una parte strutturale visibilmente compattata, con una sospensione non ancora definitiva, ma di cui si può già intuire il miglioramento della geometria.
In questa atmosfera di segretezza e di progressi pressoché impossibili, resta l'incognita di un motore che la Fia-Tv ha messo nel freezer, dopo un ordine di regresso.
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