Torino - "Lo scorporo delle attività auto di Fiat avverrà nel giro sei mesi". L'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, ha annunciato che "inizierà una nuova storia della Fiat, con due aziende dotate di massima autonomia per svilupparsi". Il gruppo Fiat scorporerà le attività di Iveco, Cnh e parte di Powertrain in una società che chiamerà Fiat Industrial e che sarà quotata alla Borsa di Milano. L’operazione sarà preparata nel periodo da maggio a fine luglio. Poi entro ottobre sarà approvata e resa esecutiva, mentre a partire da novembre è prevista la quotazione. Marchionne ha, poi, escluso categoricamente la possibilità di aumento di capitale.
Lo scorporo del gruppo Nella Fiat Spa resteranno l’Auto, l’altra parte di Powertrain e la componentistica. "Da anni gli investitori ci chiedono di scorporare l’auto - ha aggiunto Marchionne - e ora che il processo di ristrutturazione è stato completato non c’è più ragione di tenere insieme settori diversi". "Le due società - ha sottolineato il manager Fiat - potranno effettuare le scelte migliori e muoversi liberamente. In questo modo, il gruppo auto potrà giocare alla pari con gli altri costruttori, e realizzare con Chrysler nuove sinergie. L’altro gruppo, invece, avrà un ruolo riconosciuto nel settore agricolo e delle macchine pesanti". Il gruppo Fiat investirà in Italia 26 miliardi di euro entro il 2014, più altri quattro in ricerca e sviluppo, per un totale quindi di 30 miliardi di euro. "Il livello degli investimenti che si vuole destinare all’Italia - ha detto Marchionne - è enorme, pari a due terzi di quelli di tutti i business del gruppo Fiat a livello mondiale".
Il piano industriale Fiat chiude il primo trimestre 2010 con un risultato netto "prossimo al pareggio" e ricavi in forte
crescita. In particolare, i primi tre mesi dell’anno hanno visto il Lingotto registrare una perdita pari a
21 milioni di euro contro i 411 milioni di rosso segnati nello stesso periodo del 2009. I ricavi sono
invece aumentati del 14,7% a 12,9 miliardi di euro, con Fiat Group Automobiles che ha conseguito un
incremento del 22,1%.
L’utile della gestione ordinaria ha raggiunto i 352 milioni di euro rispetto alla perdita di 48 milioni di
un anno prima, con oltre metà del risultato determinato dal business delle automobili. In una nota, il
Gruppo torinese conferma gli obiettivi del 2010 di un utile della gestione ordinaria superiore a 1,1
miliardi e di un indebitamento netto industriale (4,7 miliardi nel primo trimestre) di oltre 5 miliardi.
Gli obiettivi del 2010 Il gruppo Fiat conferma
gli obiettivi del 2010 di un utile della gestione ordinaria superiore a 1,1 miliardi di euro e di un
indebitamento netto industriale di oltre 5 miliardi di euro. La Fiat conferma
anche per il 2010, considerato "un anno di transizione e di stabilizzazione", gli obiettivi di ricavi
superiori a 50 miliardi di euro e di un risultato netto vicino al break even.
Il gruppo si attende per tutti i settori una performance migliore rispetto all’anno scorso, con
l’eccezione del business delle automobili, la cui performance risentirà negli ultimi tre trimestri
dell’anno della riduzione o dell’eliminazione dei programmi di eco-incentivi a sostegno della
domanda in Europa Occidentale. La Fiat "disporrà comunque di risorse più che adeguate per una
transizione a quello che ci si aspetta essere un contesto di mercato normalizzato nel 2011 e negli
anni successivi".
Per raggiungere gli obiettivi il gruppo continuerà a sviluppare la strategia di alleanze mirate.
Marchionne: "Primo passo lungo percorso" I risultati del gruppo nel primo trimestre rappresentano "Un primo
passo nel lungo percorso che abbiamo di fronte a no". Marchionne ha
commentato i risultati del trimestre gennaio-marzo, sottolineando che "i costi sono sotto controllo, la
liquidità resta forte". La collaborazione con chrysler continua, ha aggiunto il manager, per il quale "anche Iveco ha registrato una ripresa", anche se le difficoltà del mercato restano.
Quanto al risultato netto, "siamo arrivati quasi al breakeven". Non solo. Il gruppo Fiat lancerà nei
prossimi 5 anni in Europa 34 nuovi modelli. Marchionne ha precisato che a questi si aggiungeranno
17 restyling. Di questi due terzi saranno realizzati da Fiat e un terzo da
Chrysler. Senza gli incentivi le vendite di auto scenderanno in Italia del 30%, ha detto Marchionne. "È stato un
trimestre anomalo - ha detto - in cui abbiamo continuato ad avvantaggiarci della coda degli incentivi.
Nell’anno prevediamo un calo del del 15% del mercato in Europa. Il calo della domanda in Italia si
vedrà nel secondo semestre dell’anno, senza incentivi le vendite scenderanno del 30%".
Standing ovation per Elkann Standing ovation per il neo presidente della Fiat, John Elkann. Gli analisti finanziari, presenti al
Lingotto di Torino per l’Investor Day, hanno salutato il giovane Elkann con un lungo applauso.
Il tributo è arrivato quando l’ad del Gruppo, Sergio Marchionne, ha annunciato il cambio al vertice
dell’azienda.
Subito dopo lo ha chiamato sul palco dei relatori, dove Elkann è stato preso d’assolto dai flash dei
fotografi, che lo hanno immortalato abbracciato a Marchionne. "Con Elkann e Gabetti, che continua a essere mio grandissimo amico - ha detto Marchionne -
abbiamo navigato in acque molto difficili. Io e John siamo entrambi cresciuti, ora ha raggiunto la
maturità giusta per fare il presidente. Abbiamo anche voluto dimostrare con questa scelta la fiducia
che abbiamo negli uomini e donne della Fiat".
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