Marco Carta in concerto: «Atto d’amore per il pubblico»

«I fan sono “La forza mia“, parafrasando il titolo del mio primo album di inediti. È grazie a loro se ho vinto contro tutto e tutti l'edizione dello scorso anno di "Amici" e se, nonostante fossi il "big" più giovane in gara, sono riuscito a sbaragliare la concorrenza di tanti colleghi molto più navigati all'ultimo Festival di Sanremo. Senza il sostegno della mia gente non sarei mai arrivato nella posizione davvero invidiabile in cui mi trovo».
Quello di Marco Carta - 24 anni tra un paio di settimane, cagliaritano doc, stasera (ore 21, ingresso 15 euro) per la prima volta a Milano in concerto (sarà al PalaSharp di Lampugnano) - è un vero e proprio atto di amore incondizionato verso il suo pubblico. «Stereotipo vorrebbe che i miei fan fossero solo ed esclusivamente ragazzine. Un pò come succede per i Tokio Hotel. Sbagliato. Ai miei concerti c’è di tutto: uomini e donne e pure di una certa età, ragazzi e ragazze, persino bambini (e proprio la presenza esagerata di "mini fan" ha fatto sospendere per ragioni di sicurezza lo show romano di martedì sera, ndr). Quando incontro i fan a fine concerto mi dicono che sono bravissimo e bellissimo, certo. Ma c’è anche chi mi ha confidato che le mie canzoni occupano uno spazio importante nella loro vita. Miglior complimento non potrei ricevere. In fondo, regalare emozioni e fare star bene le persone con la mia musica è da sempre la mia missione». Generoso e solare, ma anche permaloso e testardo, il primo cantante di «Amici» ad avere successo con la «esse» maiuscola non nasconde la propria ammirazione e riconoscenza per Maria De Filippi («Non è un segreto per nessuno che è una persona importantissima per me. Un vero e proprio punto di riferimento. Mi ha chiamato anche due giorni fa. Io il suo cocco? Non scherziamo. Credo tuttavia che abbia apprezzato la mia sincerità. Per questo tiene a me e si preoccupa per le mie scelte») e la sua passione smodata per la melodia pop.
«Come gusto sono sempre stato "poppissimo". Lo ero durante la mia gavetta cantando a feste e matrimoni in giro per la Sardegna e lo sono tuttora. I miei idoli? Michael Bolton, Aretha Franklin, Whitney Houston. E ancora: Giorgia, Laura Pausini, Alex Baroni, Eros Ramazzotti e Lucio Battisti. Guarda caso, durante il mio concerto a Milano, oltre a proporre tutte le 12 canzoni (sull'amore) di "La forza mia" - l'album prodotto e arrangiato dal chitarrista Paolo Carta (il fidanzato della Pausini, ndr) che contiene il pezzo con cui ho vinto il 59º Festival di Sanremo e il nuovo singolo "Dentro a ogni brivido" (tra i brani più trasmessi delle radio, ndr), ho in programma proprio un medley di successi del grande Lucio. Inoltre, proporrò cover di Battiato, Mia Martini, Elton John, Barry White e Michael Bolton».
Dal vivo l'ex parrucchiere cagliaritano promette uno spettacolo nel quale, oltre a cantare, s'improvviserà showman: «Tra un brano e l'altro proverò infatti a instaurare un dialogo diretto con il mio pubblico. Lo farò alla mia maniera, anche perché non sono mica Fiorello…».
Per concludere, che cosa sogna Marco Carta? «Nell'immediato, dopo aver vinto "Amici" e il "Festival di Sanremo", mi piacerebbe vincere ai "Trl Awards", il premio organizzato da "Total Request Live" di Mtv, in programma domani a Trieste.

Essere il miglior artista dell’ultimo anno sarebbe fantastico. Guardando un pò più lontano, restando comunque sempre umile e con i piedi per terra, ho l’ambizione di portare le mie canzoni e il mio stile anche fuori dai confini nazionali».

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