L' omicidio di John Fitzgerald Kennedy è diventato un luogo comune della letteratura e della cinematografia. Basterà ricordare il bestseller di James Ellroy, American Tabloid, che ricostruiva l'assassinio o JFK. Un caso ancora aperto, il film di Oliver Stone che vinse due Oscar. In Italia, qualcosa di simile accade con le vicende legate alla morte di Enrico Mattei, il presidente dell'Eni precipitato col suo aereo privato a Bascapè, provincia di Pavia, il 27 ottobre 1962. Subito si fece strada l'idea di un attentato, supportata dall'inchiesta del giudice Vincenzo Calia nel 1999 (che non sfociò in alcun procedimento, perché l'ipotesi non era sufficientemente provata, anche se fu riconosciuta l'importanza della ricerca). Chiariamo: non vogliamo certo riaprire il caso. Si tratta soltanto di prendere atto del fatto che il caso Mattei è un generatore di letteratura. Dunque, Mattei ucciso, almeno per fiction. Perché? Qui la risposta è univoca: il presidente dell'Eni, nel tentativo di creare un polo petrolifero nazionale, aveva pestato troppi piedi. Alle multinazionali Usa, le Sette sorelle, offrendo contratti concorrenziali ai fornitori mediorientali; agli Usa, firmando con i sovietici; ai francesi, stringendo accordi con le forze anticolonialiste; agli italiani, rompendo gli equilibri. Se dal perché passiamo al chi avrebbe ucciso Mattei, le cose si fanno confuse. Ci sono tre filoni: la mafia, per fare un piacere alle Sette sorelle, e impedire che Mattei andasse a fare altri affari in Urss; l'Oas, cioè la parte dell'esercito francese contraria alla libertà dell'Algeria; la mafia per fare un piacere a tutti e sgombrare il posto per Eugenio Cefis, braccio destro di Mattei, poi suo successore. Le morti del giornalista Mauro De Mauro e dello scrittore Pier Paolo Pasolini sarebbero dovute al fatto che entrambi avevano indovinato chi c'era dietro la morte di Mattei.
In queste pagine presentiamo: Uragano Cefis di Fabrizio De Masi, uno dei libri fantasma dedicati a Eugenio Cefis; il saggio Eugenio Cefis. Una storia italiana di potere e misteri di Paolo Morando; il romanzo Ho ucciso Enrico Mattei di Federico Mosso.
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