Simone Turchetti
Aspirine a sottoscrizione. Una singolare protesta, quella messa in atto ieri dal Codacons, in un ipermercato Panorama a Boccea: lallestimento di un punto vendita di medicinali di farmaci di classe C, senza obbligo di prescrizioni mediche, per dimostrare che è possibile venderli a prezzi scontati e per protestare contro il monopolio delle farmacie. Già, perché è solo nelle farmacie che è possibile vendere i medicinali, e di conseguenza i prezzi restano alti. Lescamotage utilizzato dallassociazione è appunto la «donazione» dei farmaci dietro «sottoscrizione», con tanto di controllo dei Nas per verificare la liceità delloperazione. Solo per una mattina i clienti dellipermercato hanno potuto acquistare trentasei diversi tipi di medicine con uno sconto medio del 30 per cento e la consulenza medica di un farmacista. Ad esempio, il prezzo per una confezione di Moment da 12 compresse è stato di 3,01 euro, contro i 4,3 applicati dalle farmacie. Un risparmio non indifferente, tanto che compresse e pomate sono andati a ruba: 450 euro dincasso in unora, nonostante liniziativa non fosse stata anticipata ai clienti dellipermercato. «Con due figli piccoli - dice Ornella, 32 anni - ricorriamo spesso a pillole e sciroppi con una spesa mensile che alla lunga incide sul bilancio familiare». Una coppia di anziani è entusiasta: «Era ora, anche per i farmaci ci vuole la libera concorrenza. Contro i monopòli noi cittadini non siamo tutelati»
Loperazione del Codacons ha un sostegno legale: è stata notificata una istanza-diffida, prevista dalla legge 281 del 98 sulla tutela dei consumatori, al ministero della Salute, al sindaco, alla Guardia di finanza e alla Federazione degli ordini dei farmacisti. «Il Codacons ha una fantasia inesauribile - ha commentato da Udine Francesco Storace, ministro della Salute - ma sarà bene che Federfarma prenda sul serio i diritti dei cittadini». Il decreto Storace, che sarà convertito in legge la prossima settimana, prevede la facoltà per i farmacisti di applicare sconti fino al 20% proprio per la fascia di medicinali esclusi dalle prescrizioni. Ma secondo indagini di diverse associazioni come Cittadinanzattiva e Codacons, a più di un mese dallentrata in vigore del decreto legge la risposta è stata scarsa. Su un campione di 350 farmacie private, contattate dal Codacons, il 76 per cento non pratica riduzioni di prezzo.
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