Mercedes Classe C e il richiamo della grande stella

Il simbolo della casa di Stoccarda si presenta ben piazzato sopra la calandra oppure incastonato e in formato «maxi» per attirare i clienti più giovani. Crescono le dimensioni e c’è più carattere

da Valencia

Non paghi dall’avere trasformato, nel corso del tempo, la Classe C da erede di quella che era stata la Mercedes più piccola - e per questo inizialmente snobbata dalla clientela più affezionata - nel best-seller di famiglia, a Stoccarda adesso mirano ad ampliare il raggio d’azione di questo modello. L’operazione com’è ormai noto, poiché la nuova Classe C ha debuttato al recente Salone di Ginevra, si articola sulla definizione di due filoni di versioni: le più tradizionali Classic ed Elegance, e l’Avantgarde, destinata a infastidire i modelli di taglia medio-grande dei marchi «premium» d’intonazione sportiva.
La nuova generazione della Classe C si presenta, quindi, in formato double-face: con la stella ben piazzata sopra la classica calandra oppure incastonata, e in formato king-size, al centro della mascherina come sulle Mercedes coupé e roadster, per ammaliare la clientela più giovanile e sportiva. Alcune altre soluzioni, come i cerchi da 17 pollici e l’ampliamento delle prese d’aria nello scudo paraurti anteriore, personalizzano l’Avantgarde sebbene nel rispetto dei lineamenti generali del nuovo modello, riconducibili a quelli della Classe S. Fatta eccezione per le versioni più potenti a benzina e turbodiesel - disponibili solo nell’Elegance con interni in pelle e nell’Avantgarde con sistema d’info-intrattenimento-comunicazione Comand di serie - tutte le altre Classe C si possono scegliere nei tre allestimenti. Sono la 220 CDI ora con 170 cv, la 200 Kompressor da 184 cv, la 280 e la 350 con i V6 da 231 e 271 cv disponibili da subito, oltre alla 320 CDI offerta da giugno e poco dopo anche a trazione integrale 4Matic insieme con la 180 Kompressor da 156 cv, la 230 da 204 Cv e la 200 CDI, adesso, con 136 cv. I prezzi oscillano tra 31.610 e 48.450 euro. Meglio abitabile rispetto alla precedente, grazie a dimensioni della carrozzeria che crescono di qualche centimetro in tutte le direzioni, e con un interno in cui risalta l’attenzione più marcata per l’ergonomia e la cura costruttiva, nella prima presa di contatto con la classe C320 CDI emergono subito le due anime del nuovo modello nel raffronto tra un’Elegance e un’Avantgarde. Fermo restando che il rendimento del 6 cilindri a V turbodiesel di 3 litri con 224 cv, abbinato al cambio automatico-sequenziale 7Gtronic, si riconferma sempre convincente, la Elegance prospetta subito una forma atletica più marcata rispetto alla precedente, grazie al sistema «agility control».

È il termine usato dalla Mercedes per indicare tutte le novità e i perfezionamenti a livello di comfort e agilità. Il pacchetto di serie comprende l’autotelaio «agility control» che regola le forze degli ammortizzatori in funzione della situazione di marcia.

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