Crollo termico e neve: dove colpirà la "goccia fredda"

L'Italia entra nel vivo del peggiornamento invernale: bufere di neve sull'Appennino anche a quote basse, qual è l'evoluzione dell'aria gelida per il fine settimana

Crollo termico e neve: dove colpirà la "goccia fredda"
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L'aria gelida dalla Russia è ormai realtà: come mostrano le immagini del satellite, sul nostro Paese è iniziata l'irruzione dai Balcani con una circolazione ciclonica che si approfondirà nelle prossime ore evolvendo in "goccia fredda". La nuvolosità è già presente in maniera compatta sulle zone adriatiche come avviene in questi casi ma il calo termico sarà sensibile e coinvolgerà tutte le regioni italiane oltre al ritorno della neve a quote molto basse per il periodo.

Fino a 10°C in meno

Si può dire che da oggi ritorna l'inverno soprattutto al Centro-Sud che fino a ieri aveva visto temperature diurne miti: i venti da Bora e Grecale faranno abbassare la colonnina di mercurio anche di 8-10°C rispetto alle ore precedenti e temperature minime molto vicine allo zero. Come detto, la presenza del vento sarà importante e da qui anche l'effetto wind-chill, "o raffreddamento da vento, un fenomeno che si riferisce alla percezione soggettiva di una temperatura più bassa rispetto a quella effettiva, proprio a causa dal vento". Anche al Nord le temperature si abbasseranno notevolmente pur con cieli in prevalenza poco nuvolosi e temperature minime vicine allo zero dopo i 7-9°C degli ultimi giorni.

Dove cadrà la neve

Occhi puntati soprattutto a sabato 30 novembre quando l'aria fredda avrà ormai dilagato ovunque ma attenzione ai fenomeni ad essa associati. Se acquazzoni anche intensi interesseranno le zone costiere dalle Marche alla Sicilia settentrionale e orientale, "dato il sensibile abbassamento termico, la neve scenderà a tratti copiosa e sotto forma di bufera sugli Appennini centrali sopra i 500 metri, su quelli meridionali a partire dai 900-1200 metri. Sarà soleggiato sul resto d’Italia", spiega Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it.

Attenzione alle gelate

Domenica 1° dicembre si assisterà a un netto miglioramento anche se nella prima parte della giornata le nubi insisteranno tra Puglia e basso Tirreno con nuove nevicate in genere oltre i mille metri di quota. Nubi sparse ma asciutto altrove e un risveglio gelido specialmente sulle zone interne del Centro-Nord. "Laddove i cieli risulteranno sereni si eleverà il rischio di gelate, che potrebbero interessare persino le aree di pianura del Nord e i fondivalle più interni del Centro.

Il tutto perché il cielo sereno causa la dispersione del calore accumulato durante il giorno verso la libera atmosfera accumulato durante il giorno", spiegano gli esperti.

Il freddo non mollerà la presa tanto facilmente: anche l'inizio della prossima settimana si prevedono temperature rigide, l'evoluzione successiva è ancora molto incerta e saranno necessari nuovi aggiornamenti.

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