Freddo e neve in vista per l’Epifania: qual è la tendenza meteo

Dopo alcuni giorni con l'alta pressione, gennaio sembra intenzionato a iniziare con il suo volto più freddo e nevoso: qual è la tendenza per l'Epifania e cosa potrebbe accadere in Italia

Freddo e neve in vista per l’Epifania: qual è la tendenza meteo
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Anche se il nostro Paese, nell'ultimo periodo, ha vissuto importanti episodi invernali con tanto freddo e neve soprattutto sulle montagne e colline del Centro-Sud, su gran parte d'Europa (specialmente quella centro-occidentale) il clima è stato più mite rispetto alla norma. Adesso, però, sembra che qualcosa di davvero grosso bolle in pentola secondo le previsioni a medio termine dei principali centri di calcolo meteorologici mondiali.

Nuovi scenari invernali

Innanzitutto va specificato che quando si parla di previsioni a medio termine si intendono generalmente quelle comprese fra una e tre settimane ben sapendo che, man mano che ci si spinge più in là nel tempo, si abbassa l'affidabilità e la percentuale che un dato evento possa realizzarsi. Per queste ragioni è bene non andare oltre il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, dal quale mancano una decina di giorni da oggi. Sembra proprio che intorno a quella data una importante e poderosa discesa d'aria gelida artica possa colpire il cuore d'Europa ma spingersi fin sul Mediterraneo interessando praticamente tutte le nostre regioni.

Freddo e neve per l'Epifania

"Negli ultimi giorni i modelli principali hanno mostrato e mostrano tutt'ora scenari molto interessanti per quanto riguarda il periodo dell'Epifania", spiega Federico Brescia, esperto de Ilmeteo.it. "La Befana questa volta potrebbe portare nella calza una colata di aria gelida che farebbe piombare nel crudo inverno tutta la penisola", ha sottolineato. Come dicevamo prima, è difficile inquadrare oggi quali potrebbero essere le aree più colpite ma, al momento, si può affermre che "le chance di vedere abbondanti fenomeni nevosi sono a favore del Centro-Sud".

In ogni caso non sarebbero nemmeno escluse le regioni settentrionali soprattutto se il peggioramento con l'aria gelida entrasse dalla Valle del Rodano con nevicate che potrebbero spingersi anche in pianura. In ogni caso, come è evidente, l'alta pressione che adesso interessa il nostro Paese non avrà lunga durata ma sarà presente soprattutto per traghettarci tra il 2024 e il 2025 che sembra voler iniziare sotto il netto dominio invernale con tanto freddo, fenomeni nevosi anche abbondanti e temperature al di sotto delle medie del periodo.

Lo dimostrano anche altri indici climatici che propongono, almeno per la prima parte del mese di gennaio, valori freddi su gran parte d'Europa e l'assenza

dell'anticiclone: questo signicherebbe frequenti incursioni gelide dal Nord Europa ma anche dalla Russia. Staremo a vedere, come sempre saranno necessari i prossimi aggiornamenti per delinare un quadro meteo più preciso.

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