I punti chiave
Anche se l'ultima domenica prima di Natale è iniziata con cieli sereni o poco nuvolosi su gran parte d'Italia, un nuovo e incisivo peggioramento di stampo invernale sta per fare l'ingresso sul Mediterraneo: si è già messa in moto aria gelida di estrazione polare che ha raggiunto l'Europa centrale e interesserà le nostre regioni già dalla giornata odierna con il clou soprattutto tra lunedì 23 e il giorno di Natale con un netto calo termico e vere e proprie bufere di neve anche a quote collinari.
Cos'è l'Adriatic snow effect
Il minimo di bassa pressione, collocandosi al Centro-Sud, interesserà maggiormente queste aree ma sulle regioni adriatiche avrà luogo un fenomeno particolare e frequente durante questa tipologia di irruzioni d'aria fredda: si chiama Adriatic effect snow, letteralmente l'effetto neve dal mare Adriatico. "Si tratta di una particolare configurazione meteorologica che si genera quando aria gelida scende da Nord Est, formando una bassa pressione nei pressi del mar Ionio/basso Adriatico con i venti freddissimi che sollevano in maniera brusca l'aria più "tiepida" presente sull’acqua", spiega Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it.
Dove cadrà la neve
In pratica, con questo meccanismo arrivano nubi dal mare verso le coste e le zone interne con improvvise bufere di neve a quote molto basse e occasionalmente fino a quote pianeggianti. Ecco che soprattutto tra lunedì e mercoledì questo fenomeno provocherà nevicate soprattutto su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia ma anche sulle zone interne di Basilicata, Campania e Calabria. Soleggiato ma molto freddo specialmente di notte con valori minimi sotto lo zero al Nord sferzato da venti freddi che interesseranno anche le regioni tirreniche. La quota neve sarà generalmente compresa tra 2-400 metri delle zone adriatiche fino ai 7-800 metri dell'estremo Sud e della Sicilia.
La tendenza successiva
Per attendere un miglioramento si dovrà aspettare la giornata del 26 dicembre, Santo Stefano, dove le ultime nubi e residue nevicate a quote basse prenderanno di mira l'estremo Sud e la Sicilia ma sarà già in rimonta un campo di alta pressione che "potrebbe accompagnarci fino agli ultimi giorni del 2024, garantendo maggiori spazi soleggiati, specie al Centro-Nord".
Non dappertutto, però, le condizioni meteo potrebbero essere stabili e soleggiate: l'esperto conclude dicendo che bisognerà valutare "la persistenza di un insidioso ciclone Mediterraneo che potrebbe innescare non poche precipitazioni sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, anche a carattere di nubifragio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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