I punti chiave
Se il satellite Meteosat mostra già l'Italia sotto una vasta coltre di nubi ma ancora con scarsi fenomeni, massima attenzione a quello che accadrà da giovedì 19 ottobre con il nostro Paese che dovrà fare i conti con una "bomba meteorologica", la prima dell'autunno. Nel caso specifico si tratta dell'arrivo del ciclone Medusa che provocherà severo maltempo al Centro-Nord mentre, in una prima fase, il Sud avrà un richiamo caldo africano e temperature massime al di sopra dei 30°C.
Di cosa si tratta
Il direttore de Ilmeteo.it, Antonio Sanò, spiega che non si tratta di un termine acchiappa clic come molti possono pensare e nemmeno di un termine fuori luogo ma ha una precisa definizione meteorologica: "un ciclone bomba (o, appunto, ciclogenesi esplosiva) si ha quando un'area di bassa pressione, posta alle medie latitudini, vede la pressione atmosferica scendere nel suo minimo barico ad una velocità di almeno un millibar (hPa) all'ora per almeno 24 ore".
In pratica, l'estremo maltempo con possibili nubifragi, grandinate, temporali e venti molto forti sarà dovuto a questa profonda area di bassa pressione che creerà un vortice ciclonico nei pressi del Mar Ligure alimentato da aria fredda nord atlantica. Il ciclone richiamerà venti umidi e miti al Sud dove, per almeno un paio di giorni, sembrerà di tornare indietro di un paio di mesi con temperature che supereranno i 30°C: addirittura sono previsti picchi di 35°C nel palermitano a causa dei caldi venti che soffiano da terra.
Le aree più colpite
Le piogge saranno abbondanti e le raffiche di vento potrebbero addirittura toccare anche i 140 Km/h, in mare aperto, soprattutto tra Sardegna e Mar Ligure dove non si escludono mareggiate con onde alte fino a sei metri. Tra domani e venerdì, poi, gli esperti spiegano che non sono da escludere nubifragi o alluvioni lampo, ossia quelle aree ristrette interessate da piogge molto intense e continue. A rischiare di più saranno il Nord-Ovest e le regioni tirreniche centro-meridionali con quantitativi piovosi anche di 2-300 millimetri, in pratica 2-300 litri di acqua per ogni metro quadrato.
La durata del maltempo
Gli esperti spiegano che "il maltempo potrebbe poi proseguire per tutto successivo weekend: il ciclone Medusa non riuscirà infatti ad allontanarsi dall'Italia e darà verosimilmente vita a nuovi forti temporali". Guardando le mappe meteo, infatti, si nota un sabato con acquazzoni e temporali soprattutto al Centro-Nord e sui versanti tirrenici mentre la giornata di domenica vedrà un miglioramento ma ancora nubi e piogge saranno presenti sulle regioni settentrionali.
La tendenza successiva, a medio termine, vedrebbe un inizio di settimana dal tempo buono su tutta la penisola ma subito seguito da una nuova ondata di maltempo al Centro-Nord con altri fenomeni intensi. Per le conferme, come sempre, saranno necessari ulteriori aggiornamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.