Metrò pieni, ma chi viaggia ha paura

Cinque minuti dopo l’arrivo della notizia degli spaventosi attentati a Londra, era già scattato il piano di rafforzamento dei servizi di sicurezza per mezzi di trasporto, ferrovie e aeroporti, e altri obiettivi sensibili in città. «Vogliamo che i milanesi continuino a vivere serenamente - puntualizza il questore Paolo Scarpis -. Costringerli a cambiare stili di vita, ad avere paura, significa già far vincere il terrorismo, che deve invece essere sconfitto con le armi della democrazia». Assicurazione che arriva opportuna, perché ieri in metropolitana c’era tensione e paura: «Siamo tutti in pericolo...», il commento dopo le bombe londinesi. La maggior attenzione è appuntata ovviamente sulla metropolitana che per l’affluenza di passeggeri e l’alto numero di accessi viene considerato il primo e più facile bersaglio del terrorismo di matrice islamica. Altri obiettivi sensibili le stazioni Centrale, 300mila viaggiatori al giorno, e Cadorna e gli scali aerei.

Ma l’attenzione è alta anche per i luoghi di culto, chiese e sinagoghe, e i parcheggi destinati alle forze dell’ordine. Già indicati l’anno scorso in una informativa dei servizi segreti, arrivata in Questura ai primi d’agosto (...)

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