Migliaia di firme contro l’ecomostro Per la giunta è ok

I cittadini pronti alla battaglia: «In centro troppe case e poco verde»

Silvia Villani

Nonostante le assemblee con i cittadini e le migliaia di firme raccolte dai residenti, il sindaco di Sesto, Giorgio Oldrini è irremovibile. Il palazzo di 8 piani, all’angolo tra via Fermi e via Volta s’ha da fare. I firmatari della petizione però sono altrettanto decisi. Durante l'ultima seduta di consiglio comunale si sono presentati nel parlamentino cittadino per esprimere di nuovo al sindaco le loro rimostranze. Secondo loro, la costruzione del palazzo che si affaccerà su piazza Petazzi andrebbe a soffocare ulteriormente un'area densamente abitata e contrasterebbe con la vicina basilica di Santo Stefano. L'amministrazione invece fa sapere che ha «le mani legate, quell’area è stata oggetto di scambio con un operatore privato. Per poter ampliare una casa comunale destinata ai nonni, il Comune ha ceduto quella di via Volta».
Anni fa però a contestare la costruzione del palazzo era stato anche Marco Tremolada, esponente della Margherita in circoscrizione. Nonostante l'assemblea in calendario per giovedì, le speranze dei residenti sembrano destinate a morire. Il progetto, già approvato in aula, ha il via libera anche di Asl e vigili del fuoco. Ma i cittadini promettono battaglia, «stanchi di sentire, prima delle elezioni, che saranno realizzate aree verdi».

Amareggiati, i firmatari della petizione spiegano che «sindaco e giunta hanno preferito alla voce del popolo quella degli affaristi ricevendo in cambio 8 mini locali per anziani in via Padre Ravasi. Affermare che questa nuova costruzione sia l'unica soluzione all'emergenza abitativa della città, ricca di aree dismesse, fa ridere».

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