La migliore qualità tricolore si dà appuntamento in fiera

Seconda edizione a Milano, da domani a domenica 10 maggio della Campionaria delle Qualità Italiane, «l’Italia eccellente si racconta» è scritto sul frontespizio di un comunicato degli organizzatori, tra loro la fondazione Symbola, presidente Ermete Realacci, e Fiera Milano, per un appuntamento che occuperà il terzo padiglione di Fieramilanocity, ingresso di porta Teodorico.
Non si tratta di parlare, ammirare, dibattere di qualità quale essa sia, senza precisi punti di riferimento. Il lavoro di selezione a monte ha seguito un indirizzo ben preciso, quello di mettere in vetrina «un’Italia che sa inventare, lavorare e vincere, dall’artigianato all’industria, dall’architettura alle nuove tecnologie, dall’agroalimentare al patrimonio storico, culturale e ambientale del Paese». Appuntamento ogni giorno, per quattro giorni, dalle 10.30 del mattino alle 19.30 della sera; l’ingresso è gratuito.
Tutto pensando all’Expo 2015, evento che esalterà le eccellenze imprenditoriali, istituzionali e associative in più campi, tra innovazione e tradizione, tra creatività rivolta al futuro e legame con il territorio a livello di artigianato, industria, architettura, design, moda, nuove tecnologie, squisitezze enogastronomiche, turismo, cultura... Maurizio Lupi, amministratore delegato di Fiera Milano Congressi, ha rimarcato come la Campionaria sia «un forte messaggio anticrisi, il segno che c’è un’Italia che non si piange addosso, ma che investe sulla qualità».
Tra il meglio, pesando anche al tema portante del super-evento previsto tra sei anni, nutrire il pianeta, ha un ruolo importante la gola. Tutti amano mangiare, tutti gradiscono bere con intelligenza e rispetto per se stessi e il prossimo. La qualità ha mille volti e altrettante forme come quelle quei formaggi del Caseificio di Nucci. Oggi ecco Franco e Rosetta con i loro figli Serena, Antonia e Francesco. I loro sono formaggi legati alla transumanza tra Abruzzo, Molise e Puglia, così buoni da essere consumati in Vaticano, dopo essere stati prodotti a Capracotta, il comune più alto dell’Appennino. E se la Nuova Simonelli, realtà marchigiana, è sinonimo di caffè, macchine professionali per l’espresso in una regione che è anche Varnelli (liquori), Romcaffè e Saccaria, Marangoni e BruCo (cioccolato), ecco il Parco nazionale delle Cinque Terre che si sente fortemente legato alla Muraglia Cinese (e in fiera se ne scopriranno i motivi).


E ancora la regione Friuli-Venezia Giulia con il prosciutto di San Daniele e il formaggio Montasio così come quello di Fagagna, i salumi e le trote, mentre in tutt’altro settore merita di essere seguita con attenzione la sigla Aiab che garantisce le produzioni da agricoltura biologica con una ricerca continua e costante per innalzare sempre più la soglia della qualità richiesta ai produttori che si dichiarano bio. E guai non passare dallo stand della regione Toscana nel quale furoreggia l’Olio extravergine di Oliva.

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