Fallito attentato ieri a tarda sera contro il direttore di Libero, Maurizio Belpietro. Erano le 22,45 quando i due uomini della scorta che, dopo le ripetute minacce ricevute dal giornalista gli è stata affidata, sono arrivati in auto con il direttore sotto la sua abitazione, in via Monte di Pietà, nel centro di Milano. Secondo la prassi uno dei due agenti ha accompagnato il direttore all’interno della palazzo fino all’uscio di casa e poi si è incamminato per tornare a bordo dell’auto dove l’attendeva l’altro collega rimasto al volante. È stato proprio tornando sui suoi passi che l’agente di scorta si è imbattuto in un uomo armato di pistola appostato poco lontano dall’appartamento dove Belpietro era appena entrato. A tarda notte, al momento in cui scriviamo queste righe, ovviamente la dinamica è ancora tutta da chiarire ma, dalla testimonianza dell’agente di scorta, sembra certo che l’uomo che attendeva l’ex direttore del Giornale indossasse una divisa da finanziere. Insospettitosi per l’atteggiamento di quell’uomo l’agente di scorta gli ha intimato di fermarsi e per tutta risposta gli ha puntato addosso una pistola. È a questo punto che, vistosi scoperto, mentre si dava alla fuga il presunto attentatore ha sparato un colpo in direzione dell’agente della scorta che lo stava inseguendo. Il quale a sua volta ha risposto al fuoco sparando tre colpi.
La concitata azione è avvenuta tutta all’interno del condominio che, particolarità ideale per un potenziale attentatore, offre diverse vie di fuga sia passando per gli stabili confinanti sia attraverso alcuni giardini dei dintorni. La giacca da finanziere anche se indossata a quanto pare sopra una tuta avrebbe dovuto mettere al riparo l’attentatore da qualsiasi sospetto ma in realtà una serie di circostanze fortuite ha permesso di sventare i suoi piani. Prima fra tutte l’attenzione dell’agente di scorta che non si è limitato ad accompagnare il direttore fino al portone di ingresso ma poi ha indugiato all’esterno dell’appartamento di Belpietro per accendersi una sigaretta e fare due passi. È a quel punto che si è accorto dell’uomo che si era nascosto con la pistola in mano nell’androne. E soprattutto che quell’uomo aveva già una pistola puntata. Addirittura sembrerebbe che il presunto attentatore abbia tentato di sparare subito un primo colpo ma che la sua pistola si sia fortunatamente inceppata. Resta il fatto che vistosi scoperto il falso finanziere è riuscito a dileguarsi riuscendo anche a sfuggire al secondo agente di scorta che attendeva in auto e che non avrebbe avuto il tempo di intervenire.
Sul posto sono subito intervenute sei volanti e alcuni uomini della Digos che hanno setacciato la zona e la palazzina alla ricerca di dettagli che possano aiutare a ricostruire l’episodio e soprattutto a portare in qualche modo all’identità dell’aggressore di Belpietro. Le battute nella zona si sono protratte fino all’alba.
Maurizio Belpietro, 52 anni, sposato, due figlie ha cominciato la professione nel 1975 al quotidiano Bresciaoggi, poi all'inizio degli anni '80 contribuì alla nascita di Bergamoggi. È stato in seguito caporedattore centrale del settimanale L'europeo e poi vicedirettore de L'Indipendente di Vittorio Feltri. Ha seguito Feltri a il Giornale nel 1994 come vicedirettore.
Nel 1996 ha la sua prima esperienza da direttore, al quotidiano Il Tempo di Roma. È stato alla guida del Giornale fino al 2007. Ha poi diretto il settimanale Panorama. Il 13 agosto 2009 ha sostituito Vittorio Feltri alla direzione di Libero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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