Si chiamerà Milano Auto Show e sarà ospitato nel quartiere fieristico più grande d’Europa, quello di Fiera Milano, a Rho, dall’11 al 21 dicembre 2014. Così l’Italia avrà di nuovo un salone internazionale dell’auto dopo la sospensione del Motor Show di Bologna. Un ritorno importante, dunque, per un salone che a Milano manca dal 1937, anno dell’ultima manifestazione che aveva debuttato nel 1920 nell’ambito della prima Fiera Campionaria. A dare l’annuncio Alfredo Cazzola, presidente di Promotor ed Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano.
“Vogliamo fare il salone più bello del mondo — ha detto Alfredo Cazzola, ideatore e patron per 27 anni del Motor Show di Bologna -, il più trendy, il più coinvolgente, il più divertente. L’obiettivo e l’embrione è quello di scatenare la passione per l’automobile e il suo mondo. Milano Auto Show entra nello scenario dei saloni internazionali con l’idea forte di dare un’efficace piattaforma al settore delle quattro ruote attraverso un concept fieristico innovativo, che sappia trarre grande valore da un territorio trend setter e internazionalizzato come l'area milanese”.
Quattro sono i grandi temi su cui si focalizzerà il Milano Auto Show. Smart Energy, ovvero un'ampia fotografia dell'offerta di tutti i sistemi di propulsione alternativa a basso impatto ambientale. Lifestyle, l'automobile legata agli stili di vita emergenti. Design, con tutte le nuove tendenze dello stile automobilistico. Infotainment, che declina l'automobile come device a supporto dell'automobilista.
"Pensiamo - ha aggiunto ancora Cazzola - a un Salone che sappia indicare le nuove tendenze, che sia in grado di preparare il visitatore per tempo e accompagnarlo nella visita. Un Salone che svolga un ruolo determinante nella scelta d'acquisto, che è la motivazione prevalente del visitatore. Un Salone fortemente emozionale, che attrae, diverte e coinvolge attraverso una ricchissima offerta di iniziative live. Un Salone multimediale, che sappia offrire alle aziende espositrici un ampio ritorno di immagine. Milano Auto Show dovrà divenire un punto di arrivo per gli appassionati europei dell'automobile".
Carte coperte sul concreto del progetto, ovviamente, che sicuramente avrà confini "larghi", ovvero estesi alla città forte delle esperienze dei grandi fuori salone di questi anni e con Monza che non mancherà di giocare un ruolo motoristico (come da tradizione...). Un salone che nasce nel pieno dell’era digitale, e quindi avrà connotazione tecnologiche moderne e un concept che partirà prima della manifestazione e punterà su forti ricadute anche dopo la manifestazione legate ai ritorni d’immagine e di business. Tra l’altro si svolgerà pochi mesi prima dell’apertura a Milano di Expo 2015 che rafforzerà in questo modo la sua forza di attrattività e di internazionalizzazione, occasione che Fiera Milano è determinata a cogliere per spingere l’acceleratore legando le manifestazioni a un sistema Milano che sarà più competitivo e “cool”. Con una liaison rafforzata proprio nel mondo dei motori perché Fiera Milano ospita da anni Eicma, il più grande salone della moto del mondo, con oltre 500mila visitatori a cui fa seguito, in calendario quello nuovo, dedicato alle quattroruote.
“Fiera Milano affronta una nuova sfida - ha detto Enrico Pazzali - riportando a Milano un salone internazionale dell’auto con la convinzione che l'Italia non deve perdere il suo ruolo di protagonista in questo settore. Abbiamo deciso di rischiare pur con consumi al minimo storico e indicatori molti negativi. Il Salone torna a casa in un mondo radicalmente cambiato, in una fiera che ai tempi nessuno poteva neppure immaginare e con una formula completamente diversa da quella imposta dal mercato ai tempi dei pionieri delle quattro ruote. Tutto è diverso, salvo un punto fermo: Fiera Milano è da quasi un secolo sinonimo di prodotto italiano nel mondo. Ha difeso nei decenni questo primato e lo sta rafforzando attraverso una impegnativa strategia di internazionalizzazione che la vede ora attivamente presente in Cina, India, Brasile, Sudafrica, Turchia, Russia, Singapore”.
“Per autorevolezza e notorietà nel mondo del business, riconoscibilità globale, eccellenza degli spazi espositivi e dei servizi, attrattività della sua città - ha aggiunto ancora Pazzali -, Fiera Milano resta la piattaforma espositiva ideale per gli eventi che intendono rappresentare al più alto livello i comparti produttivi di punta e per quelli che cercano un rilancio all’altezza delle loro legittime aspettative. Strumento di politica economica a sostegno delle grandi imprese come delle Pmi. In questo senso vogliamo creare il Salone italiano dell’automobile, quello che restituirà al Paese la centralità internazionale che merita di avere in questo settore. E’ un obiettivo che abbiamo già centrato, attraverso le nostre manifestazioni, in altri comparti strategici: l’arredamento, il food, la moda, l’ospitalità professionale, la meccanica strumentale, l’edilizia. Ci riusciremo anche con l’auto”.
E sulle polemiche che arrivano da Bologna per uno “scippo” nei confronti del capoluogo emiliano che ha in calendario il Motor Show l'anno prossimo a Bologna Fiere quasi in concomitanza con Milano, Pazzali ha affermato: “La concorrenza è a due vie e il nostro obiettivo non è certo dare fastidio agli altri ma garantire il meglio alle imprese italiane attraverso una piattaforma di business sempre più efficace e vantaggiosa. Bologna ci ha portate via diverse di Fiere, ultima Nuce, senza che si facessero polemiche. Quindi se le date coincidono con quelle di Bologna che vuol andare avanti con il Motor Show, vedremo cosa sceglierà il mercato. Siamo convinti che Milano garantisca le migliori condizioni ambientali per un successo, non solo per le caratteristiche qualitative e la notorietà internazionale del suo centro espositivo, ma anche perché la nostra città è una riconosciuta icona del bello e delle tendenze del gusto. Fiera Milano e Promotor stanno studiando un pacchetto espositivo che sarà di grande interesse per gli espositori e saremo noi, oltre a Promotor, a chiedere incontri con le Case automobilistiche per presentarlo e condividerlo”. La sfida è lanciata anche se la partita da giocare non è facile perché ad esempio dalla Fiat escono perplessità: "Non crediamo esistano le condizioni per far nascere un nuovo salone.
Pensiamo che il salone di Francoforte, che si alterna annualmente a quello di Parigi, e soprattutto il motorshow di Ginevra siano più che sufficienti per l'esigenza dei produttori, dei media e del pubblico". Il tempo, e la validità del progetto, diranno se bastano davvero solo i saloni all'estero o se l'Italia potrà giocare ancora da protagonista una partita importante nel settore automotive.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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