Milano Marathon: più di 5mila al via C’è anche Morandi

Marcello Chirico

Una fiera «che mantiene il sapore di cose originali e vere, che rendono contente di venire qui tante persone: chi esce da questa fiera si ritrova più contento di stare con la sua famiglia e i gli amici». In poche parole, l’appuntamento giusto per il periodo natalizio, ospitato nei padiglioni di Fieramilanocity. Stiamo parlando di Artigiano in Fiera, la decima edizione consecutiva della fortunata esposizione organizzata sempre da Gefi (società della Compagnia delle Opere) in collaborazione con Cna, Confartigianato, Casartigianato e Claai; una manifestazione di successo ieri mattina, all’inaugurazione, vivamente consigliata alle famiglie per lo shopping prima di Natale dal governatore lombardo Roberto Formigoni. Con lui pure l’assessore regionale all’artigianato Marco Pagnoncelli, Antonio Intiglietta (presidente di Gefi e ideatore della Fiera), il portavoce di An Antonio Ronchi, il presidente della CdO Raffaele Vignali e il governatore abruzzese Ottaviano Del Turco.
L’Artigiano in Fiera - che resterà aperta fino all’11 dicembre - è un appuntamento espositivo in crescita costante di anno in anno, sia dal punto di vista della partecipazione che del pubblico: gli espositori raggiungono quest’anno, tra italiani ed esteri, le 2.400 presenze (circa 500 i lombardi), mentre i visitatori - già numerosissimi ieri mattina, nonostante i disagi prodotti dalla nevicata di venerdì notte - lo scorso anno hanno superato i 2 milioni e mezzo, con la prospettiva di migliorare ulteriormente questi numeri nell’edizione 2005.
«Bisogna dire grazie agli artigiani di questa fiera, che mantiene il sapore di cose originali e vere - ha salutato gli espositori Formigoni -. Gli artigiani sanno fare tanto con poco e hanno reso grande una fiera che viene da lontano e vogliamo vada ancora più lontano. In Italia le micro e piccole imprese rappresentano il 99 per cento del totale delle aziende, contro lo 0.5 delle medie e appena lo 0.1 delle grandi».
Un tessuto imprenditoriale che, secondo il governatore lombardo, non può essere tacciato di «nanismo» imprenditoriale, come recentemente ha scritto per esempio The Economist, il noto quotidiano britannico che si occupa di economia e finanza internazionale. «Sono giudizi superficiali - ha ribattuto Formigoni -, perché la piccola impresa ha rappresentato le fortune dell’Italia, sapendo trasformare i punti di teorica debolezza in concreti punti di forza».
E che «il tessuto italiano delle pmi (piccole medie imprese, ndr)» vada «tutelato e difeso» lo ha ribadito pure Andrea Ronchi (intervenuto all’inaugurazione per portare i saluti del vice-premier Gianfranco Fini), «in quanto sono alla base della nostra economia, che nonostante le “Cassandre” è in ripresa. E bene fa la Regione Lombardia, attraverso la propria attività diplomatica, ad aprire personalmente le porte ai mercati stranieri alle piccole e medie imprese perché è in questo modo che si aiutano in maniera concreta queste aziende e l’economia italiana».


Inoltre, per le pmi - come ha annunciato l’assessore regionale all'Artigianato e Servizi, Marco Pagnoncelli - il Pirellone sta studiando altre novità. Come «un più facile ingresso al credito, agevolare l’innovazione tecnologica, favorire la promozione di prodotti e servizi, la formazione professionale e la collaborazione tra aziende».

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