Quando un secolo e mezzo fa Frederick August Otto Schwarz decise di aprire un negozio di giocattoli in America, aveva nella testa più che l'idea di avviare un'attività commerciale, un sogno. Non pensava a un semplice emporio dove vendere giochi. I bambini, aprendo le porte, dovevano spalancare gli occhi e restare incantati dalla meraviglia. Mister Otto voleva vendere, certo, ma soprattutto voleva regalare stupore, esperienze, voleva che i ragazzi si immergessero in un mondo incantato dove poter provare i giochi, vestire le bambole, viaggiare sui trenini, gonfiare palloncini. Giocare, insomma. Proprio lì, dentro il negozio.
Da allora i giochi sono cambiati moltissimo, i bambini ancora di più ma lo spirito dei negozi Fao (dalle iniziali del fondatore) Schwarz non si è modificato neanche di una virgola. Contagia i piccoli ma non lascia indifferenti neanche gli adulti che non hanno dimenticato il bambino che sono stati. D'altronde come non farsi contagiare da quella magia che nel film Mamma ho perso l'aereo fa entrare la piccola peste Kevin «nel negozio di giocattoli più bello del mondo» in pieno centro a New York? Dal primo negozietto aperto a Baltimora nel 1862, che poi è il più antico negozio di giocattoli americano, Schwarz trasferì l'attività a New York inizialmente a Broadway, poi si spostò sulla 14esima strada, poi sulla 23esima per approdare nel 1931 al 745 di Fifth Avenue. Dal 2018 lo store newyorchese ha sede al 30 di Rockfeller Plaza. Da allora ha aperto a Londra (da Selfridges), a Dublino (da Arnott) e a Pechino. Adesso, da giovedì, anche a Milano (in via Orefici 15), grazie alla partnership in esclusiva tra Prénatal Retail Group e ThreeSixty Group. È il primo punto di vendita FAO Schwarz nell'Europa continentale. Sono 600 metri quadri su tre piani tra mongolfiere colorate e musica e una miriade di giocattoli con una trentina di persone a disposizione per andare alla scoperta dei giochi. Non manca la storica Clock Tower che allo scoccare di ogni ora si attiva diffondendo, al posto dei classici rintocchi, le note della canzone FAO Schwarz. Ma non manca neanche il piano da suonare ballandoci sopra, il Dance-on-Piano proprio come Tom Hanks nel film «Big». All'ingresso i soldatini in livrea rossa, dentro ci si può sbizzarrire tra 25 diverse aree tematiche e tra la miriade di peluche alti anche quasi due metri e mezzo.
C'è il meccanico Niccolò con la sua officina pronto a creare macchinine personalizzate, il mago Andrea con i suoi trucchi di luci e di carte, c'è la scienziata tra pianeti e vulcani, la sarta che aiuta a scegliere i vestiti e gli accessori per comporre il box guardaroba più alla moda che c'è per la Barbie. Per gli appassionati di Harry Potter c'è un angolo che ripropone il treno per Hogwarts e il mitico binario 9 ¾ (un'esclusiva assoluta di Milano).
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