Antonio RisoloConto alla rovescia per il 55° Salone del Mobile di Milano, in programma a Fiera Milano-Rho dal 12 al 17 aprile. E mentre la complessa macchina organizzativa è già in moto, possiamo anticipare un primo risultato: spazi esauriti e una discreta lista di attesa di espositori. Affollato anche l'elenco degli eventi previsti in città per il cosiddetto fuorisalone con oltre 1.200 appuntamenti inprogramma.Con Giovanni Anzani, presidente di Assarredo, cerchiamo di leggere l'approccio del settore al grande evento milanese in chiave mercato. Nei giorni scorsi, infatti, il Centro Studi di Federlegno Arredo Eventi ha diffuso i dati che confermano la crescita dell'export del 6,3% nei primi undici mesi del 2015. «Tutte le aziende che si sono strutturate per l'esportazione - dice Anzani - sono andate molto bene. Ma non dimentichiamo il mercato interno, cresciuto del 3% grazie al bonus mobili. È l'unica giustificazione plausibile se consideriamo che il debito pubblico si è nuovamente impennato, di nuovi posti di lavoro non ne abbiamo visti e, a livello più generale, il nostro Paese non cresce».Tuttavia il 2016 si è presentato con scenari diversi da quelli dello scorso anno. «Sì - aggiunge Anzani - qualcosa è cambiato: al mercato russo ancora bloccato per le note vicende, si aggiungono i venti di guerra che tormentano tutto il Nord Africa e ora anche la Turchia. Diverso il discorso sulla Cina dove, peraltro, stiamo organizzando il primo Salone del Mobile in programma a fine anno. I cinesi, nonostante la frenata della loro economia, continuano ad apprezzare l'arredamento e il design italiano e non intendono rinunciare, crisi o non crisi. Quel mercato, che secondo le ultime stime può contare su circa 100 milioni di ricchi, non ci deluderà. Ripeto, il Salone del Mobile che andremo a fare a Shanghai nel novembre prossimo sarà il definitivo banco di prova». In ogni caso le prospettive di una ulteriore crescita, proprio sull'onda lunga del 2015, «sono molto favorevoli - continua Giovanni Anzani - Poi restano gli scenari internazionali che preoccupano non poco. L'anno scorso si parlava di paesi emergenti, ma alla fine, di concreto, c'è stato ben poco. Si susseguono eventi negativi, talvolta imprevedibili, che non fanno certo bene alle aziende. Tuttavia ci conforta il fatto che il prodotto italiano è sempre e comunque il più richiesto in ogni angolo del pianeta. In questo momento posso solo dire che le incertezze, pur innegabili, le affrontiamo con cauto ottimismo».Che Salone sarà? I numeri sono importanti: 2.300 espositori e oltre 330mila visitatori attesi. Ma è anche l'anno delle biennali: EuroCucina, con l'evento collaterale Ftk, e il Salone Internazionale del Bagno.«Come ogni anno - aggiunge Anzani - le nostre aziende investono molto, in particolare sul design e sulla qualità dei materiali, due punti fermi, imprenscindibili, che richiamano operatori da tutto il mondo, compresi i russi nonostante la situazione che ben conosciamo. Insisto sul mercato russo: è certamente in calo ma tiene decorosamente le posizioni».Infine, vediamo nel dettaglio i numeri export elaborati dal Centro Studi di Federlegno Arredo Eventi: Francia e Germania si confermano i primi due mercati di riferimento del Macrosistema Arredamento con un aumento per Regno Unito (+15,5%) e Stati Uniti (+23%).
Tra le prime 10 destinazioni di Sistema Ufficio (mobili, pareti e sedute) troviamo al secondo posto Arabia Saudita (+84,4%) ed Emirati Arabi al quarto posto (+23,9%). Nei mobili e arredi commerciali Arabia Saudita (+35,5%) ed Eau (+45,5%) sono al nono e al decimo posto, mentre gli Usa sono secondi nei mobili per cucina (+71%) e terzi per sedie (+35,5%) e imbottiti (+40,5%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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