Certo, come sempre ci sarà chi sostiene che poteva andare peggio visto che un capo grondante sangue rimanda comunque a una tragedia sfiorata. Tuttavia come dare torto all'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, quando dice che il personale dell'Azienda trasporti milanesi (Atm) «ormai è alla mercé di balordi che senza alcuna remora si scagliano contro di loro»? O alla europarlamentare e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone, che si chiede come «i buonisti di sinistra» possano ancora «negare i problemi dell'immigrazione». L'ennesima aggressione in metropolitana (ce n'era stata un'altra solo lunedì sera, alla fermata di Cadorna, con un egiziano che minacciava la gente agitando un coccio di bottiglia, quindi se l'è presa con un uomo della security di Atm) è iniziata mercoledì intorno alle 18.30. Quando un senegalese di 22 anni ha sceso i gradini della metropolitana alla fermata «Duomo», si è diretto verso i tornelli della linea gialla e, anziché obliterare il biglietto, li ha scavalcati ed è corso verso il mezzanino: consapevole di aver commesso un illecito, il ragazzo voleva probabilmente farla franca e salire sul primo treno in arrivo. Tre controllori dell'Azienda trasporti, infatti, dopo aver assistito a quella scena, gli erano alle costole. Tuttavia, quando lo hanno raggiunto sul mezzanino, anziché bloccarsi, il 22enne si è scagliato contro di loro, colpendoli con una raffica violentissima di calci, pugni e persino tirando in testa e ferendo i tre poveretti con uno zainetto che aveva con sé e che non ha esitato a utilizzare come una frusta visto che dentro c'erano ben cinque cellulari. All'arrivo dei vigilantes della security di Atm e di una pattuglia della Polmetro il senegalese, ben lungi dal darsi una calmata, ha pensato bene di continuare la sceneggiata aggredendo anche loro. Che alla fine - non senza un discreto sforzo - sono riusciti finalmente a immobilizzarlo e a infilargli le manette.
Il bilancio conclusivo dell'assalto (tutto immortalato dalle telecamere) non è di poco conto e ad avere la peggio sono stati proprio i dipendenti Atm. Due di loro, di 34 e 52 anni - hanno perso molto sangue alla testa e al volto e sono stati portati in codice verde alla clinica Città Studi, così come il loro terzo collega, un 33enne, finito pure lui in codice verde ma al pronto soccorso del Policlinico dove è stato trasportato nelle medesime condizioni anche un agente scelto della Polmetro di 40 anni, colpito in particolare in faccia e alle gambe.
La serata del 22enne - arrestato per resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale e indagato per il furto dei cellulari, risultati rubati - si è conclusa nelle camere di sicurezza della questura e ieri è stato giudicato per direttissima.
Il giudice l'ha rimesso subito in libertà (udienza rinviata a marzo). Ma non è finita qui: il giovane, che è incensurato, ha un permesso di soggiorno scaduto a febbraio, ma trattandosi di un disoccupato, per «tirare avanti», percepisce un sussidio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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