Zona bianca fino a venerdì prossimo, poi non si sa. Ieri, come previsto, la fascia minima di restrizioni è stata confermata all'esito del consueto monitoraggio romano, ma adesso la situazione è critica e la Lombardia è effettivamente in bilico fra il bianco - che dura da sei mesi - e il giallo che potrebbe tornare.
In Regione sono comunque ottimisti, ma da oggi nessuno ha la certezza di quel che accadrà. Tutto dipende dall'andamento dei ricoveri e il margine è risicato, si gioca su alcune decine di posti letto. Come noto, infatti, tre sono in questa fase i parametri che determinano la classificazione delle regioni: tre indicatori che riguardano contagi e situazione ospedaliera. Il primo parametro, quello che attiene alla situazione epidemiologica, è l'incidenza, misurata per numero di casi ogni 100mila abitanti. In questo parametro la Lombardia già da molti giorni è sopra la soglia e difficilmente tornerà sotto a breve, per quanto la progressione dei contagi abbia dato segnali di forte rallentamento, passando da 59,2% a 27,4%.
Anche l'rt ospedaliero - l'indice che fornisce proiezioni sull'incremento di posti letto - risulta in calo passando dall'1,3 della valutazione eseguita oggi (con dati riferiti a 7 giorni fa) a 1,14, dato che fotografava la situazione di ieri. Questo fa ben sperare ma è proprio la pressione sugli ospedali il vero terreno su cui si decide questa partita del ritorno al «giallo» della Lombardia. I conti devono essere fatti partendo dalle soglie previste per l'occupazione dei posti letto negli ospedali. Le norme prevedono che la fascia gialla scatti quando i posti in terapia intensiva siano occupati al 10% e i posti in area medica al 15%. I dati di giovedì attestavano 111 ricoverati in terapia intensiva - nel frattempo saliti a 114 - e 893 in area medica con un'occupazione dei posti che aveva raggiunto il 7% nelle terapie intensive e il 13% nei reparti ordinari.
Considerato che i posti totali attivabili nelle terapie intensive della Lombardia sono 1.530 in tutto, e che il 10% di 1.530 è 153, si può dire che ci sono «ancora» 39 posti da occupare nei reparti di terapia intensiva: oltre questi la Lombardia sarà sopra la soglia (e oltre quella soglia si aprirà anche l'ospedale «di riserva» in Fiera - con le Asst Rhodense e Milano ovest, che insieme al «Pini» sono nel frattempo «preallertate»). Passando dalle terapie intensive ai reparti dell'area medica, giovedì si contavano 893 posti occupati su 6.633 totali e nel frattempo sono saliti a 912. In questo caso la soglia massima prevista è al 15%, e calcolato che il 15% di 6.633 è 995, se ne deduce che su questo fronte restano 83 posti letto ancora da occupare, prima di superare la soglia.
I margini a oggi sono questi, e bisogna tenere presente che devono essere entrambi superati, insieme all'incidenza dei casi, per
determinare il passaggio della regione dalla zona bianca alla zona gialla. Intanto ieri lo sciopero nazionale proclamato nel settore Mobilità ha provocato disagi nel traffico e in serata affollamenti pericolosi sui mezzi pubblici.
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