Cleaning Day, anche il sindaco a ripulire i muri imbrattati dai graffiti

L'obiettivo era di ripulire le 450 «tag» sul monumento dedicato ai «Caduti per servizio Istituzionale, vittime del dovere in tempo di Pace» dello scultore Luciano Minguzzi

Cleaning Day, anche il sindaco a ripulire i muri imbrattati dai graffiti

Guanti bianchi, tutona e pennello da pittore. Mattinata di pulizie ieri per il sindaco Giuliano Pisapia che ha partecipato alla prima «Cleaning day» per la pulizia dei muri da imbrattamenti e scritte. L'obiettivo era di ripulire le 450 «tag» sul monumento dedicato ai «Caduti per servizio Istituzionale, vittime del dovere in tempo di Pace» dello scultore Luciano Minguzzi, in largo Paolo Grassi, l'area adiacente il Cam Garibaldi e una parte dei muri del Teatro Studio. Così Milano ha partecipato all'iniziativa promossa dall'Associazione nazionale Antigraffiti, dal Comitato Abruzzi e Piccinni e dall'Associazione Milano Muri Puliti che si è svolta oltre a Milano in altri 12 comuni.

Il fenomeno delle «tag» secondo i comitati si è fatto negli anni sempre più «aggressivo». Secondo il comitato Abruzzi, molto attivo sul tema, dal 2008 in poi il numero di writers «attivi» (calcolati in base alle tag, cioè le firme dei graffitari) cresce al ritmo del 15-20% all'anno. Oggi sono circa 1.400 per un totale di 380 «crew» (le bande dei writers), in crescita soprattutto nei quartieri Lambrate e Barona, a cui si aggiungono le frequenti spedizioni dall'estero.

Nel 2012, i vigili hanno deferito all'autorità giudiziaria 26 imbrattatori, 114 le persone identificate. Il 2013 vede 19 indagati e 67 persone identificate. Per quanto riguarda i lavori di pulizia e rimozione di scritte, dal gennaio 2012 il Settore arredo urbano e verde ha effettuato circa 100 interventi.

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