Via Antonini, la protesta degli sfollati. "Siamo costretti a pagarci l'albergo"

Bernardo: "Il Comune trovi le abitazioni". Sala: "Venerdì l'incontro. Faremo le convenzioni, i privati offrano soluzioni"

Via Antonini, la protesta degli sfollati. "Siamo costretti a pagarci l'albergo"

«Siamo in presidio davanti al palazzo bruciato, alle nostre case...». Gli inquilini di via Antonini raccolgono effetti personali ed emozioni dopo l'incendio di domenica. Ieri però hanno anche dovuto protestare con il Comune. «Siamo 30-40 famiglie - dice Roberto Panetta, avvocato, del comitato condomini -, dormiamo in un hotel qui vicino. Il problema è che stiamo pagando di tasca nostra, nessuno si è fatto carico della spesa. Sono 50 euro a notte per ogni nucleo, i pagamenti li gestisce l'amministratore, ma sono soldi nostri. Non è pensabile che la situazione si prolunghi. Le istituzioni si sono dette disponibili, però allo stato sborsiamo noi che non abbiamo più un tetto. Abbiamo istituito anche un conto dedicato per raccogliere donazioni».

I residenti chiedono un filo diretto con il sindaco. E che «si facciano accordi con gli alberghi», dichiara Nicola, un abitante della Torre dei Moro, a Telelombardia. «Faccio un appello al Comune perché non dimentichi i superstiti di Antonini 32, siamo in strada. Non vogliamo fare la fine dei terremotati». Interviene il candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo: «L'impegno immediato è di trovare abitazioni». Di case «sul territorio milanese - aggiunge - ce ne sono. Si può ragionare sia con privati importanti sia pensare ad ambiti pubblici». Per il futuro: «Dobbiamo stare attenti a far sì che ci siano controlli serrati e continui, perché sia l'ultimo rogo che dobbiamo vedere». E Gianluca Comazzi, consigliere di Fi: «Mi auguro che il sindaco Sala riceva quanto prima il comitato dei condomini di via Antonini, accogliendo pienamente le loro richieste. È inaccettabile che decine di persone rimaste senza una casa debbano provvedere da sole alle spese per l'alloggio in albergo. Cosa aspetta il Comune a prevedere adeguate forme di sostegno?». Sala ha fatto sapere che l'incontro con gli abitanti del grattacielo si terrà venerdì mattina: «Abbiamo offerto camere in alberghi convenzionati - ha precisato - mentre con il Quark non abbiamo convenzioni e cerchiamo di risolvere. Venerdì abbiamo anche una giunta e cercheremo di prendere provvedimenti adeguati. Bernardo? Non sa qual è la situazione degli immobili pubblici, immobili pubblici vuol dire case popolari sulle quali ci sono liste d'attesa.

Credo che la soluzione sia trovare convenzioni con privati, mi auguro che quando incontreremo i residenti potremo fare loro proposte che non arrivano direttamente da noi, ma che sono da noi facilitate e dove i privati mettano a disposizione appartamenti adeguati».

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