Area-M trasforma Città Studi in una piccola New Orleans

Da domani torna la rassegna dedicata al jazz Fino a ottobre, 30 concerti nell'area del Politecnico

Luca Testoni

Città Studi era e resta l'epicentro di Area M. Tuttavia, la seconda stagione musicale dedicata al jazz (e dintorni) coordinata dal sassofonista Tino Tracanna e diretta da Emilio Sioli sconfinerà spesso e volentieri in giro per la città con ospitate eccellenti di big del calibro del pianista cubano Chucho Valdes e dell'instancabile trombettista sardo Paolo Fresu, il primo in concerto al Catello Sforzesco il 18 luglio e il secondo dal vivo il 3 luglio al Conservatorio Verdi con l'Orchestra jazz dei conservatori diretta da Paolo Silvestri per la riduzione in chiave jazz della Norma di Vincenzo Bellini.

A questo proposito, è da segnalare la collaborazione di Are M con la scuola di jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi con cui, dallo scorso anno, è in atto una collaborazione, per l'ospitalità di alcuni concerti nelle sale di via Conservatorio, per l'organizzazione dei seminari con gli artisti di Area M, per il coinvolgimento dei suoi studenti nelle produzioni e nelle ospitalità dei concerti.

Provengono proprio dalla scuola di jazz del Conservatorio milanese i giovani del Push Up Quintet, gruppo di scena domenica 12 maggio alla parrocchia dei santi Nereo e Achilleo di viale Argonne per il primo dei 30 live della kermesse, in programma da qui a fine ottobre, che coinvolge alcuni dei migliori talenti under 30 del panorama cittadino. Freschezza, interplay e divertimento sono gli ingredienti che caratterizzano lo stile e le composizioni del gruppo guidato dal bassista Giuseppe La Grutta, sul palco con Giovanni Sferrazza (sax), Jordan Corda (vibrafono), Giacomo Zorzi (tastiere) e Pasquale Guarro (batteria).

Diverse le chicche in cartellone. Per esempio, il 26 giugno in piazza Leonardo (con replica il 30 luglio al Catello Sforzesco), Area M Orchestra rafforzata dalla tromba di Fabrizio Bosso suonerà in chiave jazz la colonna sonora di La voglia matta di Luciano Salce, il film che nel 1962 lanciò Catherine Spaak e al cui interno si possono ascoltare i Sassi di Gino Paoli per finire con Brigitte Bardot di Roberto Seto, mentre il 7 giugno all'Eco Teatro di via Fezzan (con bis il 29 luglio al Castello Sforzesco) lo storico combo Inside Quartet di Tino Tracanna (sax), Massimo Colombo (piano), Attilio Zanchi (contrabbasso) e Tommy Bradascio (batteria) proporrà una nuovissima versione del capolavoro di Leonard Bernstein West Side Story.

Per omaggiare la figura del grande vibrafonista Milt Jackson, fondatore del mitico Modern Jazz Quartet, nel centenario della nascita, il 2 ottobre al Conservatorio si terrà una vera e propria Notte dei vibrafoni dove, accanto ai grandi specialisti americani David Friedman e Tony Miceli, interverranno Andrea Dulbecco e altri virtuosi italiani in grado di farci scoprire le sonorità e la spettacolarità dello strumento, mentre dal 27 al 31

ottobre al Teatro Menotti concerto omaggio a Dizzy Gillespie con il trombettista Giovanni Falzone.

Infine, il 3 luglio, nel chiostro del Conservatorio, sarà proposta una versione per big band del repertorio di Steve Wonder.

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