Arte e design, Milano e la creatività legata all’industria: rappresentazione inedita e originale declinata dalla mostra-evento The art side of Kartell allestita nell'Appartamento dei Principi a Palazzo Reale per celebrare i 70 anni di Kartell, l'azienda milanese simbolo del design made in Italy in tutto il mondo, che sarà aperta al pubblico dal 10 aprile al 12 maggio, promossa da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale, Kartell, e curata dall’architetto e designer Ferruccio Laviani e da Rita Selvaggio.
Mostra che è uno degli appuntamenti più attesi in città durante il Salone del Mobile e la Design Week e propone una chiave di lettura non convenzionale della storia dell’azienda fondata da Giulio Castelli nel 1949 per la quale lavorarono i grandi nomi del design e dell’architettura di allora come Anna Castelli Ferrieri, moglie di Giulio, una delle prime donne architetto e poi Gino Colombini, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Joe Colombo, Marco Zanuso, Gae Aulenti, Richard Sapper, Giotto Stoppino e Ignazio Gardella.
Percorso che continua ancora oggi, dopo l’acquisizione di Kartell nel 1988 da parte di Claudio Luti, genero di Giulio e Anna Castelli, proveniente dal mondo della moda: la sensibilità maturata alla Maison Versace con l’amore per la perfezione e il gusto proseguono sviluppando un percorso di evoluzione di stile e materiali - nel 1999 per prima al mondo utilizza il policarbonato per produrre oggetti di arredo - con la collaborazione di “grandi firme” del design e dell’architettura contemporanea come Philippe Starck, Ron Arad, Antonio Citterio, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Mario Bellini, Alberto Meda e Vico Magistretti.
Così il racconto dei 70 anni di Kartell si scopre nell’ottocentesca abitazione regale di Palazzo Reale destinato da Ranieri, viceré del Lombardo Veneto, ad appartamento di “riserva” per gli ospiti, progettato dall’architetto di corte Giacomo Tazzini e decorato in quello stile “Restaurazione” viennese che inaugurò il gusto “borghese” dell’abitare. Gusto dell'abitare che si ritrova, ma in chiave moderna, in The art side of Kartell con la visone speculare del linguaggio dell'arte legato al progetto e alla produzione industriale. Contenuto che sarà “svelato” il giorno dell’inaugurazione perché è ancora un work in progress, come è stato spiegato alla presentazione della mostra che indaga le visioni di ieri del “futuro” attraverso oggetti, esperienze e modelli di sapere collettivo, materiali d’archivio e immagini in movimento, pittura, installazione e performance, documenti, prototipi e nuove commissioni.
“Materiali” che arrivano dagli archivi del museo dell'azienda aperto a Noviglio nel 1999, opere d’arte commissionate nel tempo a fotografi come Gabriele Basilico, Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft, e ancora le sette Electric chairs che Bob Wilson aveva ideato e prodotto per i suoi 70 anni e furono esposte nel foyer del Teatro alla Scala per il suo settantesimo compleanno.
Il 7 come “numero simbolo” di un’esposizione. che non propone dunque un percorso espositivo tradizionale come ha sottolineato il direttore di Palazzo Reale, Domenico Piraina, ricordando l’importanza del patrimonio d’impresa esposto al Kartellmuseo e in altre prestigiose sedi internazionali come il Moma e Centro Pompidou.
"La mostra che racconterà con una metodologia non temporale, ma con assonanze e associazioni, i percorsi dell'arte nel design intesa in tutte le sue declinazioni, che possono essere il teatro, la pittura, installazioni video, servendosi anche di materiali di archivio”, ha infatti spiegato Rita Selvaggi. “È un compleanno importante che segna un momento storico per un'azienda che ha fatto la storia di Milano come città del design - ha sottolineato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno - sviluppando un rapporto continuo con l’arte e la cultura del progetto che viene trasferito al processo produttivo industriale. Sarà festeggiato con grande attenzione e riconoscenza per quello che Kartell ha fatto, e continua a fare".
“Palazzo Reale è un luogo simbolo di Milano, della cultura e dell’arte internazionale. Per questo, in considerazione del valore simbolico dello spazio che ci ospita abbiamo scelto di percorrere una strada non tradizionalmente celebrativa, ma di esplorare e mostrare al pubblico Kartell da un inedito punto di vista - ha sottolineato Claudio Luti -. É stato naturale che Kartell e il design, quest’ultimo come forma espressiva, siano entrati in contatto direttamente o indirettamente con altri linguaggi, non ultimo quello dell’arte in tutte le sue declinazioni, per certi versi speculare dell’evoluzione dell’azienda. Una relazione ed una dimensione che ci da oggi lo spunto per guardare a Kartell, dopo settant’anni, non solo attraverso aspetti aziendali, industriali e tecnologici ma come espressione di una ricerca non confinata al solo mondo del design, portando attraverso i suoi oggetti e la sua rappresentazione una visione culturale e artistica dell’abitare che riflette sempre le necessità, le espressioni e le evoluzioni della società di oggi. Un focus realizzato andando alla riscoperta dei nosti archivi che ha portato alla riscoperta di oggetto molto belli realizzati o ispirati da artisti”.
Ricerca nell’archivio del museo d’impresa effettuata da Ferruccio Laviani che ne ha curato il database, che parte dalla Milano degli anni Cinquanta e Sessanta quando la “piccola” città di allora favoriva incontri e relazioni fra aziende, artisti, designer, architetti, progettisti a cui Giulio Castelli diceva: “Portatemi idee…”.
The art side of Kartel
Milano, Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12
Date: 10 aprile – 12 maggio 2019
Orari:
Ingresso gratuito (ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.