Banca Intesa acquisisce l'Auditorium Verdi Cancellato un debito di 27 milioni di euro

L'ad dell'istituto: «Avranno stabilità». In cambio un affitto da 400mila euro

Banca Intesa acquisisce l'Auditorium Verdi Cancellato un debito di 27 milioni di euro

Mattinata concitata, telefonate, riunioni, strette di mano. E un comunicato che in via Torricelli e piazza Tito Lucrezio Caro, a Milano quartier generale artistico e direzione e uffici dell'ente ha segnato la svolta, un comunicato così: «La Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi ha ceduto la proprietà dell'Auditorium di Milano a Intesa Sanpaolo; e a fronte di questa cessione la Banca ha estinto il residuo credito tuttora in essere». E ancora, vergato nero su bianco: «Intesa Sanpaolo, particolarmente sensibile all'attività culturale, concede l'immobile in uso a laVerdi per l'esercizio e lo sviluppo delle sue attività musicali e culturali». Sentiti ringraziamenti alle parti interessate, a tutti. Il presidente dell'ente Gianni Cervetti è visibilmente soddisfatto, sta per uscire, ma non lesina spiegazioni: «Con questa operazione viene estinto un debito di 27 milioni, cifra che dunque viene tolta dai nostri bilanci». Ne rimangono ancora un po' meno di 18 da «sistemare», che potevano essere ancora di più se, negli ultimi tempi, l'Auditorium non fosse riuscito ad asciugare il maxi-passivo di dieci milioni, forse qualcosa di più.

Al di là delle cifre, niente cambia tutto cambia. Sicuramente però il rapporto che LaVerdi avrà con le sue (ex) strutture, da proprietaria si trova in affitto: «Che prevede una spesa di 400mila euro l'anno». Un passo indietro, a quando c'era l'allarme rosso: quattro anni fa sull'ente gravava un macigno di circa 57 milioni. Adesso la musica è decisamente cambiata. Molte boccate d'ossigeno in un sol colpo, tranquillità per vedere un futuro E i vertici, presidente in testa, resteranno al loro posto di comando.

«Esprimiamo piena soddisfazione per l'accordo - ha affermato l'ad di Banca Intesa Carlo Messina -. Grazie alle prospettive di stabilità di lungo periodo che la soluzione individuata sarà in grado di assicurare, la Fondazione - una delle più attive e prestigiose istituzioni musicali milanesi - potrà sviluppare nuovi importanti progetti nell'ambito dell'attività concertistica, anche in campo internazionale». E ancora: oggi «possiamo affermare che Milano - un esempio del nostro sostegno e del nostro ruolo dal significato del tutto speciale - potrà proseguire ad arricchire il proprio patrimonio culturale grazie al fondamentale contributo che laVerdi assicurerà nei prossimi anni». Un po' di storia.

Dove oggi sorge l'Auditorium, nel 1920 fu aperto il Cineteatro la Montagnetta. Poi diventato Cinema San Gottardo. A dare lustro e una nuova impronta architettonica al cinematografo fu la riprogettazione di Alessandro Rimini, iniziata a partire dal 1936. Nel 1979 diventò studio di registrazione per programmi tv fino a quando, negli anni '90, grazie all'intervento dell'imprenditore Agostino Liuni, lo Studio d'Architettura Marzorati realizzò un progetto di ristrutturazione completato nel 1999. La sala è stata ufficialmente inaugurata il 6 ottobre del 1999 con la Sinfonia n.

2 «Resurrezione» di Mahler diretta da Riccardo Chailly diventando così la nuova sede stabile dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Recentemente le celebrazioni per i 25 anni di attività, con l'esecuzione delle «Magnifiche Sei» di Ciajkovskij.

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