Bernstein sentimentale

Su certi personaggi della cultura musicale si pensa di sapere tutto. Ma il «quasi» è d'obbligo, nonostante fiumi d'inchiostro siano stati versati per scrivere biografie e saggi storici. Si prenda il caso del compositore, pianista e direttore d'orchestra del Novecento americano Leonard Bernstein. Ebbene, una nuova pubblicazione aggiunge nuovi particolari o quanto meno ripesca in maniera organica notizie che vanno ad arricchire la sua biografia.

Si tratta del libro titolato Lettere ai familiari, 1945-1990. Un pregevole volume pubblicato dall'editrice milanese Archinto; un bel viaggio nella vita del succitato grande musicista: dalle (sue e di rimando altrui) lettere traspaiono «l'amore per la vita, la sete di conoscenza, la curiosità insopprimibile, che vanno di pari passo con l'esigenza di farne partecipi, coinvolgendoli, i suoi interlocutori», viene spiegato nella presentazione. Ci sono missive dall'autore scritte durante le sue tournèe all'estero, pagine che «tradiscono entusiasmi e trasporti». Chiara si delinea l'immagine del Bernstein direttore e del Bernstein pedagogo - si nota nell'introduzione - come ci sono state consegnate dalle memorabili lezioni di musica dei suoi Young People's Concerts».

Buona parte dei messaggi riportati dal libro sono quelli che il compositore-direttore ha scambiato con sua moglie Felicita Montealegre, che così si rivolgeva a Leonard: «Dolcissimo, oh gioia, oh benedizione, oh estasi. Il tuo telegramma con la favolosa notizia è appena arrivato (...)». Non solo musica dunque, ma anche una «toccante storia d'amore».

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