Bertolaso cambia tattica. "Vacciniamo gli over 60"

Si parte nelle zone rosse di Bergamo e Brescia. Nove i sanitari infetti dopo la seconda dose

Bertolaso cambia tattica. "Vacciniamo gli over 60"

«Se saranno rispettate le consegne» in Lombardia sono attese oltre un milione di dosi tra Pfizer (573mila), Moderna (137mila) e Astrazeneca (320mila). Ma non basta. Il presidente della Regione Attilio Fontana ha formalizzato al Governo la richiesta di avere «ulteriori vaccini, già validati in altri Paesi». Il punto di partenza: la situazione emergenziale nel Bresciano e nella Bergamasca che da oggi saranno coperte da un piano vaccinale di massa per arginare la terza ondata. «La variante inglese sta diventando prevalente - spiega la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - con un tasso di diffusione del contagio del 39 per cento in alcune aree». Saranno quindi circa 24mila i vaccini che saranno somministrati agli over 60 da questa mattina nei Comuni al confine tra Bergamo e Brescia. Così, «entro cinque, sei giorni chiudiamo questa prima partita di vaccinazioni lungo le due province - ha detto Guido Bertolaso, consulente della Lombardia per l'attuazione e il coordinamento del piano vaccinale anti Covid-19 - E ci spostiamo. È chiaro che non possiamo farli a tutti i vaccini, non ne abbiamo». Anzi, probabilmente, «dovremo rallentare la somministrazione della fase 1 bis, dove tutto sommato ci sono categorie che non sono le più a rischio. Chiaro è che la coperta è corta e ci dobbiamo muovere su quelle che sono le priorità».

Continua la ricerca a tutti i livelli per avere una maggiore disponibilità di sieri: sul versante della produzione autoctona «il ministro Giorgetti incontrerà oggi i rappresentanti delle aziende farmaceutiche italiane per parlare della produzione. Non possiamo dipendere esclusivamente da produzioni estere» spiega il governatore Fontana, e dall'altro con l'allungamento dell'intervallo per il richiamo. «Abbiamo chiesto di prevedere la somministrazione di una sola dose e/o il posticipo di 6 mesi per chi ha già contratto il Covid. Un'eventuale risposta positiva ci permetterebbe di avere una maggiore disponibilità. È all'esame del ministero» ha aggiunto Moratti. Questo dopo che la regione ha «già portato al tavolo il parere dei professori Remuzzi, Grossi e Gori sull'opportunità di estendere AstraZeneca fino a 65 anni e di allungare i tempi per la seconda dose - ha detto l'assessore Moratti- Il parere è stato validato da Aifa e dall'Iss. Questo ha consentito al ministro di firmare la circolare». Ultima leva: la possibilità di utilizzare antidoti adottati in altri paesi come lo Sputnik, per cui a metà gennaio è partita la richiesta autorizzativa all'Ema.

Minimizza la notizia dei «nove operatori sanitari che, pur avendo ricevuto la seconda dose, hanno manifestato la positività al virus» Marco Salmoiraghi, direttore vicario della direzione generale Welfare: «Questo rientra nel range di efficacia che viene riconosciuto ai vaccini. Anche la stessa Pfizer dichiara un'efficacia del 95 per cento.

Per questi soggetti è stata disposta d'ufficio la genotipizzazione per la ricerca delle varianti in modo da mettere in relazione l'eventuale efficacia di un vaccino rispetto a una variante. Dei nove casi, quattro sono risultati positivi alla variante inglese». La campagna vaccinale, è stato ribadito, dovrebbe concludersi a giugno.

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