Un ragazzino è stato letteralmente massacrato dal branco all’uscita di scuola. Il motivo della violenta aggressione sembra quello di impossessarsi di 50 euro, cifra pattuita tra le parti per una compravendita di dieci grammi di hashish. A tanto sarebbero arrivati cinque ragazzi per recuperare i soldi a loro dovuti. Della baby gang farebbero parte gli indagati, tre 17enni, coetanei della vittima, e due giovani di diciannove anni. Il ragazzo è finito in ospedale con frattura del setto nasale e della mandibola. Per lui una prognosi di 60 giorni.
50 euro per dieci grammi di hashish
Secondo quanto riportato da il Giorno, i presunti colpevoli sarebbero stati identificati e denunciati dai carabinieri che si sono occupati delle indagini. Circa una settimana fa sarebbero stati tutti raggiunti da un avviso di chiusura indagini. Prossimo passo la richiesta di rinvio a giudizio da parte di pubblici ministeri. Le accuse per il branco sono di lesioni gravissime, estorsione, violenza privata e spaccio di stupefacenti. Tutto sarebbe iniziato lo scorso giugno, quando il 17enne avrebbe chiamato i componenti del branco per avere da loro 10 grammi di hashish e poter festeggiare la fine dell’anno scolastico con altri amici. Costo della droga: 50 euro.
Il branco lo aspetta fuori
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli spacciatori avrebbero dato quanto richiesto all’acquirente, che però non avrebbe pagato la cifra concordata. A settembre, dopo le vacanze, il gruppetto si è presentato all’uscita della scuola, proprio il primo giorno dopo la pausa estiva, per riscuotere quanto pattuito mesi prima e ancora non riscosso. “Vieni con noi, non vogliamo farti nulla, vogliamo soltanto parlare”, avrebbero detto al ragazzino per convincerlo a seguirli. Poco dopo però il tono della voce è subito cambiata. La vittima a quel punto, spaventata dalle urla e dal fare minaccioso, ha tentato in tutti i modi di spiegare loro che i soldi non li aveva, mostrando anche il portafoglio vuoto. Il giovane sarebbe quindi stato raggiunto da un primo pugno, seguito subito dopo da altri, ancora più forti. E poi calci, botte in pieno volto, minacce. La vittima è ormai una maschera di sangue. Quattro i denti saltati.
I genitori lo portano in ospedale e in caserma
Quando riesce a tornare a casa racconta tutto ai suoi genitori che prima cosa lo accompagnano al pronto soccorso, e poi dai carabinieri per la denuncia. Poche le informazioni che riesce a dare ai militari sui suoi aggressori, sufficienti però perché i colpevoli vengano individuati, grazie anche ai loro profili sui social, che vengono scandagliati dagli inquirenti. Oltre alla visione dei filmati registrati da telecamere presenti nel quartiere.
In ultimo una minaccia vocale ricevuta dalla vittima che questi ha pensato bene di registrare. Ai cinque indagati è stato notificato l’avviso di chiusura indagini. Si tratta di quattro italiani e un ragazzo di origini sudamericane. Uno risiede a Milano e gli altri nell'hinterland.Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?
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