«Sono deluso, amareggiato ma soprattutto mi sento umiliato come persona. Ho viaggiato legato con una catena alla carrozzina peggio di un cane e in totale assenza di sicurezza e non ho nemmeno potuto scegliere dove scendere perchè mancano ascensori e montascale». Lo sfogo di Antonio Genovese, capolista della civica «Bernardo sindaco», allenatore professionista di calcio in carrozzina, è lo stesso di tanti disabili milanesi e non costretti a fare i conti ogni giorno con le barriere architettoniche in metropolitana. Accompagnato dal candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo ha percorso ieri mattina il tratto dalla fermata di Abbiategrasso a piazza San Babila, un viaggio che entrambi definiscono «indignitoso». Intanto, Genovese avrebbe voluto spostarsi da Abbiategrasso a Lanza ma non è stato possibile, alla fermata in zona Brera «non ci sono montascale quindi mi hanno chiesto di cambiare percorso», ha optato per lo stop a Cadorna e cambio dalla linea verde alla rossa in direzione San Babila. Alla partenza ha comunicato ai tornelli il tragitto per ricevere assistenza per scendere una volta arrivato alla banchina, ma «a San Babila non c'era l'ausiliario Atm, quindi è dovuto scendere il macchinista perchè per scendere c'è sempre la necessità di mettere una pedana, tenuta ferma con il piede. C'è un dislivello troppo ampio tra treno e banchina, se provassi da solo incastrerei la carrozzina - spiega Genovese -. Gli altri passeggeri si lamentavano del ritardo perchè il macchinista ha dovuto perdere tempo con me. E su ogni treno può viaggiare un solo disabile alla volta, ne ho dovuti lasciar passare tre per trovare posto. Se viaggiassi con un gruopo di amici quanto ci metteremmo?».
Il posto disabili è al primo vagone, «non mi hanno dato istruzioni ma avrei dovuto agganciare il braccio della carrozzina, che io non ho, ad una catena. Bloccare la ruota è insicuro, c'è il rischio di rompere in raggi in caso di brusca frenata. Poi come mi muovo?» domanda Genovese. Che pretende «pari diritti per i disabili, bisogna abbattere le 3mila barriere architettoniche in città, mi stupisco che Beppe Sala dica che Milano è una città accessibile, non è così. In una capitale economica questo disservizio in metrò è inammissibile, a Londra ci si muove in autonomia, con il vagone attaccato alla banchina, qui sei obbligato a fare percorsi alternativi più lunghi e complessi perchè bisogna saltare anche fermate importanti del centro». Bernardo scuote il sindaco Sala: «Perchè non prova ad accompagnare anche lui un disabile in metrò invece di fare video in poltrona? Nel mio programma prevedo azioni anti barriere sull'esistente ma anche in fase di progettazione di edifici, servizi e mobilità».
Atm garantisce che sui mezzi «sono applicate rigorosamente le norme previste dai protocolli
di sicurezza, per ogni treno è consentito il trasporto di un solo passeggero in carrozzina e il dispositivo di aggancio è omologato a garanzia della sicurezza stessa del passeggero. Anche l'uso del montascale è normato».
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