Caos, calca e malori da caldo: le note stonate del concertone

In 50mila in piazza, polemiche per l'organizzazione. Proteste sui social: "Nemmeno un chiosco per l'acqua"

Caos, calca e malori da caldo: le note stonate del concertone

Un grande successo di pubblico, con molti malori dovuti al gran caldo e alla ressa e le polemiche del giorno dopo sull'organizzazione. Il Concertone di Radio Italia, sabato sera, ha richiamato in Duomo più di 50mila spettatori, tra la piazza e le vie limitrofe, secondo le stime dell'emittente. I 20mila (per la precisione: 19.900) ammessi all'interno dell'area transennata hanno cominciato ad arrivare già alle 9 e alle 18 tutti i posti erano esauriti. Gli altri appunto hanno ascoltato i big in scaletta a ridosso delle transenne e nelle zone vicine.

La Questura infatti ha diramato un appello alle 21 che chiedeva alla gente di non andare in piazza Duomo, mentre le forze dell'ordine sul posto hanno tentato di allontanare un po' di persone e allentare la calca contro l'area delimitata e di creare varchi. Il gran caldo ha messo alla prova gli spettatori che sono rimasti sotto il sole per ore. Sono state 210 le persone assistite dal personale sanitario del 118, sei sono state portate in ospedale. La polizia ha anche ritrovato una 14enne della provincia di Perugia scappata di casa senza dirlo ai familiari per vedere il concerto. La madre ne aveva denunciato la scomparsa nel pomeriggio ed è stata rintracciata alle 22 di sabato in piazza Mercanti e portata in Questura insieme al 24enne che la accompagnava. Altre sei persone sono state portate in Questura: si tratta di egiziani fra i 21 e 39 anni. Sono stati identificati e gli è stato controllato il permesso di soggiorno.

Molti ragazzi hanno commentato la giornata sui social. Alla felicità per aver assistito finalmente a un grande appuntamento dal vivo dopo due anni di astinenza si sono aggiunte le proteste per le pecche nell'organizzazione, in particolare per la mancanza di acqua a disposizione del pubblico. «Speravo in un'organizzazione migliore... Assurdo non esserci nessuno a vendere acqua per tutto il giorno», scrive Laura P. in un post. Poi aggiunge: «Una volta entrati dalle transenne, non c'era la possibilità di avere acqua da bere, tenendo conto che avevano scritto che si potevano portare bottiglie senza tappo quasi tutti avevano massimo un litro a testa che ovviamente dopo poco era calda e imbevibile». Un altro ragazzo sottolinea: «Non c'era nemmeno la possibilità di uscire a comprarla perché non si poteva più rientrare».

Interviene l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato: «Il Duomo non può più essere una location per concerti come quello di sabato che richiamano decine di migliaia di persone. Già alle 18 la piazza era piena e non poteva più accogliere spettatori, ma la continua affluenza di giovani ha provocato risse e malori. Il sindaco Sala avrebbe dovuto proporre agli organizzatori di scegliere lo stadio per un evento di questa portata».

Gli risponde la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza: «Guai se si smettesse di organizzare concerti in piazza del Duomo! Il problema della sicurezza si affronta anche rendendo la nostra città più vivibile e attrattiva, attraverso l'organizzazione di eventi sociali e culturali».

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