Ieri il pm Isidoro Palma ha chiesto al gip Andrea Ghinetti di disporre una perizia psichiatrica in merito alle capacità di intendere di Mada «Adam» Kabobo, il 31enne ghanese che sabato mattina all'alba ha aggredito sei passanti uccidendone tre con un piccone in zona Niguarda. Sospetti che «il fantasma» senza un passato recente sia infermo di mente c'erano già dal 2011. Cioè da quando l'africano, sbarcato nel luglio 2011 a Lampedusa a bordo di un barcone di disperati, era finito nel carcere di Lecce con l'accusa di violenza, resistenza e furto aggravato nel Cara (Centro assistenza richiedenti asilo) di Bari.
Lì, il 1° agosto, dopo aver avanzato richiesta di asilo, Kabobo aveva infatti organizzato, insieme ad altri immigrati, una rivolta. Scarcerato il 17 febbraio 2012 con obbligo di dimora nel Cara di Foggia, di lui non si sa più nulla fino a metà aprile 2013. Quando i carabinieri lo fermano per un controllo casuale in strada a Milano, vicino a una farmacia di viale Monza. Un buco di 14 mesi dal quale Kabobo riemerge - come hanno spiegato diversi testimoni - dopo i controlli di viale Monza, venerdì 10 maggio, il giorno prima della mattanza.
Sono in molti a notarlo davanti alla Coop di via Ornato. E non perché sia nero, bensì perché lo straniero quel giorno «occupa» il posto dove, solitamente, stavano due zingare. Ci resta fino a sera Kabobo davanti alla Coop, come potranno sicuramente testimoniare i filmati delle telecamere. Proprio all'orario di chiusura ha una sorta di fraintendimento con un dipendente del supermercato. In realtà, però, il ghanese non parla mai. «Era davanti all'ingresso e credo volesse comprare qualcosa, ma stavamo per chiudere. O dentro o fuori gli ho detto. E lui se n'è andato. Mi sembrava assolutamente normale. E mi ha fatto anche un po' di tenerezza. Molti clienti gli hanno fatto l'elemosina quel giorno...Quando ho visto il suo volto sui giornali mi ha preso un colpo».
Eppure Kabobo rimedia la sbarra con cui colpisce i primi tre passanti proprio accanto al supermercato. E anche il piccone lo trova in un cantiere lì vicino. Un giaciglio trovato in zona, tra via Ornato e via Passerini, fa pensare i carabinieri che possa aver dormito lì. Tuttavia Kabobo ha detto che nella notte tra venerdì e sabato si è addormentato in «una stazione».
Intanto non si sa ancora se verranno celebrati domani o la prossima settimana nella chiesa San Mattino in Niguarda, in piazza Belloveso, i funerali
delle 3 vittime di Kabobo. I corpi di Alessandro Carolé, di Daniele Carella e di Ermanno Masini restano a disposizione dell'autorità giudiziaria che dove dare il via libera per le esequie a Palazzo Marino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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