Scrivono di lei: impressiona per il suo virtuosismo e la poesia messi insieme. È la poetessa che incanterà la Filarmonica della Scala e lo farà domani sera, per l'anteprima mondiale di un brano che ha un significato particolare per Milano e per Expo. Perché Yuja Wang, la pianista di Pechino, sarà la prima ad eseguire The Food of Love, il brano commissionato dalla Filarmonica della Scala al compositore Carlo Galante, per dare un via «musicale» di alto valore internazionale e culturale alle celebrazioni Expo. Un brano dedicato naturalmente ai temi dell'esposizione universale. «The Food of Love» è dunque nelle mani di Yuja Wang, solista ospite che, dopo il debutto con la Filarmonica nel 2009 e i concerti in tournée a Shanghai con Bychkov (2010) e a San Pietroburgo (2012), torna al Teatro alla Scala come interprete del Concerto di Maurice Ravel. La pianista cinese saprà interpretare un ruolo pienamente all'altezza per una serata che apre alla musica classica milanese, al tempio della musica, eseguita in prima mondiale e diretta dal giovane Daniele Rustioni, giovane che qui, nel tempio, ha già all'attivo una «Bohème» (2012), «Un ballo in maschera» (2013) e «Il Trovatore» (2014).
Il carnet non si esaurisce così, ed è sempre di più in mano ai giovani talenti. Imperdibile all'Auditorium il concerto proposto dalla Stagione Sinfonica 2014/15 dell' Orchestra Verdi, che stasera ripropone un'accoppiata vincente come quella D'Espinosa-Cabassi, in onore di Mozart. È il terzo podio in stagione per il direttore principale ospite de «laVerdi». Gaetano d'Espinosa è tornato venerdì sera all'Auditorum e si potrà apprezzare di nuovo domenica, alle ore 16, alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi per proporre il Concerto per pianoforte e orchestra n.20 K 466 di Mozart, affidata a Davide Cabassi. «Un'esperienza fantastica con l'Orchestra LaVerdi di Milano ora aspetto il secondo concerto» ha commentato sul suo profilo di Facebook Gaetano d'Espinosa, palermitano classe 1978 (primo concerto per lui a 4 anni!). La guest star milanese prosegue così il ciclo dedicato ai concerti per pianoforte e orchestra del genio di Salisburgo, dopo avere riscosso unanimi consensi con l'esecuzione del concerto «Imperatore» di Beethoven, lo scorso giugno.Le emozioni non finiscono qui. Ancora a proposito di poesia in musica, domani sera, alle 21, nella Sala Verdi del Conservatorio il pianista Vardan Mamikonian e la flautista Maria Fedotova suoneranno in memoria delle vittime del genocidio armeno, di cui ricorre quest'anno il centesimo anniversario. Nel loro repertorio anche la famosa Sonata di Franck, nella trascrizione per flauto e pianoforte, una sonata alla quale si attribuisce l'ispirazione de La Ricerca del tempo perduto di Proust.
Sarà comunque l'occasione per conoscere un grande virtuoso della tastiera come Vardan Mamikonian, promotore fra l'altro della rassegna «100 concerti per le vittime del genocidio» che si concluderà il 24 aprile, il giorno esatto in cui cento anni fa iniziarono lo sterminio del popolo armeno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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