In classe solo il 50% dei licei. Controlli "soft" sui nuovi orari

Metà degli istituti oggi mantiene le lezioni a distanza. E una settimana di "tolleranza" ai negozi sui divieti

In classe solo il 50% dei licei. Controlli "soft" sui nuovi orari

«Non è una gara, non c'è competizione, noi puntiamo a una ripresa della scuola graduale ma duratura». É il mantra del prefetto Renato Saccone, che ieri ha riunito in videoconferenza Comune, Regione, Ats, Provveditorato, vertici di Atm e Trenord alla vigilia del ritorno in classe per il 50% degli studenti delle superiori, dato che la Lombardia è tornata in zona arancione. Ma Saccone precisa subito che dato lo scarso tempo di preavviso «ai dirigenti scolastici che stanno già facendo un lavoro straordinario non abbiamo voluto aggiungere stress, avranno la possibilità di decidere l'inizio effettivo delle lezioni in presenza, penso che entro lunedì prossimo si completerà il quadro, ma almeno per oggi circa la metà degli istituti continuerà con le lezioni a distanza». A Milano e provincia ci sono 253 istituti per un totale di quasi 150mila studenti e «ogni dirigente sta valutando il modo migliore per partire, ci sono situazioni diverse, istituti con oltre duemila ragazzi. Ribadisco che l'obiettivo è una ripresa duratura che consenta a tutti i ragazzi, con alternanza settimanale, giornaliera o mista, di tornare a scuola in presenza». Ripartiranno già oggi ad esempio il liceo linguistico Manzoni, il Volta, il Maxwell-Settembrini, l'alberghiero Carlo Porta, domani il Tito Livio, il Berchet, il Cattaneo, il Vittorio Veneto, il Tenca, mercoledì il Virgilio e il Beccaria. Il prefetto ricorda che in base al nuovo piano degli orari della città - il sindaco Beppe Sala ha firmato l'ordinanza sabato - gli ingressi a scuola avverranno in due fasce per non mandare in tilt i mezzi pubblici costretti ancora a tenere la capienza massima al 50%. «Il 35% dei ragazzi entrerà entro le 8 e il 15% alle 9.30» spiega. Ci sono poi dei «poli critici dove si concentrano più istituti, quindi migliaia di ragazzi, dove sono state adottate procedure particolari, con orari di uscita a distanza di 15 minuti, e misure sartoriali, sincronizzate con il trasporto pubblico, in provincia». Per i controlli anti assembramento ci saranno vigili e volontari della protezione civile davanti ai plessi scolastici, forze dell'ordine a vigilare una trentina di banchine di attesa dei mezzi pubblici tra Milano e provincia, steward Atm in metrò e alle fermate. L'azienda di trasporto ha messo in campo 800 corse in più dedicate agli studenti e sessanta bus navetta per collegare direttamente i 32 istituti più critici alle fermate della metropolitana (ma solo 13 apriranno già oggi). Saccone non nasconde che potranno emergere criticità, «faremo un monitoraggio giornaliero sull'utilizzo dei mezzi e settimanale per mettere insieme tutti i dati, presenza, mezzi e contagi. Ats è perfettamente in grado di fare il tracciamento per tutti i casi e avrà un valore particolare per il mondo della scuola, e ci saranno drive through dedicati, questo consentirà di essere molto tempestivi». A proposito delle occupazioni contro la Dad delle ultime settimane ha assicurato che la prefettura «è aperta al dialogo con gli studenti, e sarà utile durante tutto l'ano scolastico, vedremo forme e modi».

Alleggerire i mezzi nell'orario di punta del mattino è l'imperativo e dunque oggi scatta anche la rivoluzione degli orari in città, la regia è del prefetto che si è basato sullo studio del Politecnico e ha riunito tutti gli attori. I negozi non alimentari ad esempio potranno aprire solo dopo le 10.15, le banche dalle 9.30, idem gli uffici pubblici (ma gli sportelli comunali aspetteranno le 10), parrucchieri ed estetisti alle 9.30. Si tratta di divieti, fissati con ordinanza sindacale. Ma non scatteranno subito sanzioni, ci sarà una settimana di orientamento e tolleranza.

«Certamente» afferma Saccone ci saranno dei controlli ma «come è buona regola, il susseguirsi di norme prevede che ci sarà all'inizio un'opera di orientamento molto forte, che già è stata fatta dalle associazioni di categoria che hanno diramato ordinanza e piano, poi i controlli diventeranno più serrati. Credo che da lunedì prossimo avremo tutti gli istituti con il 50% degli studenti in presenza e una verifica graduale sui nuovi orari».

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