Coldiretti: "Export, a rischio 100 milioni". E Assolombarda: "No sanzioni sul gas"

La crisi in atto in Europa orientale danneggia le esportazioni. Spada: "Analizzare i contraccolpi sull'energia e sulle imprese"

Coldiretti: "Export, a rischio 100 milioni". E Assolombarda: "No sanzioni sul gas"

La guerra mette a rischio anche le esportazioni agroalimentari lombarde in Russia e Ucraina per un valore complessivo di circa 100 milioni in un anno. È quanto stima la Coldiretti Lombardia in base a una proiezione su dati Istat riferiti al 2021, con le vendite che in Russia valgono oltre 77 milioni di euro e in Ucraina circa 36 milioni di euro.

Gli effetti del conflitto ucraino denuncia la Coldiretti rischiano di cancellare tutto il Made in Italy a tavola dai mercati di Mosca e Kiev con le esportazioni agroalimentari italiane che nel 2021 hanno complessivamente superato il miliardo di euro, aggravando ulteriormente gli effetti dell'embargo deciso da Putin con il decreto del 7 agosto 2014, e da allora sempre prorogato, come risposta alla sanzioni decise dall'Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l'annessione della Crimea. Un blocco che è già costato alle esportazioni agroalimentari tricolori 1,5 miliardi negli ultimi 7 anni e mezzo.

Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia si aggiunge continua la Coldiretti la beffa della diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Nei supermercati russi si possono trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella «Casa Italia» all'insalata «Buona Italia», dalla robiola Unagrande alla mortadella Milano. Il danno conclude la Coldiretti riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, ha dovuto rinunciare ai prodotti alimentari «Made in Italy» originali.

La crisi sta suscitando anche la preoccupazione degli industriali. Anche Assolombarda è intervenuta, con delle richieste precise: condividere gli aggiornamenti sul conflitto tra Russia e Ucraina, analizzare i contraccolpi sulle imprese e le possibili ulteriori ricadute che il conflitto avrà nei prossimi mesi, sviluppare soluzioni di sistema che garantiscano alle imprese visibilità sul prossimo futuro e un calmiere alla volatilità dei prezzi dell'energia.

È con questi obiettivi che Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, ha dedicato alla situazione ucraina il Consiglio Generale con gli imprenditori del territorio, riunitosi due giorni fa in via Pantano a Milano. «Per la forte dipendenza energetica che l'Italia ha nei confronti della Russia - ha detto - è fondamentale insistere affinché l'energia sia tenuta fuori dalle sanzioni».

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