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Case popolari far west: guerriglia fra inquilini e rom abusivi

Tensione altissima nelle periferie popolari di Milano, dove 60 persone, abusive e regolari, si sono affrontate in una rissa durata oltre due ore

Case popolari far west: guerriglia fra inquilini e rom abusivi

Le periferie di Milano sono una polveriera pericolosissima, dove anche il minimo problema rischia di trasformarsi in una tragedia. Lo dimostra quanto accaduto in via Bolla, zona franca per il crimine e i reati, nel quartiere Gallaratese di Milano, dove un litigio tra vicini si è trasformato in una rissa che ha coinvolto 60 persone, molte dei quali rom e abusivi. "Noi ci siamo solo difesi. I rom hanno usato le spranghe e ci hanno lanciato contro i loro bambini per aggredirci", dicono oggi i residenti che hanno deciso di alzare la voce per protestare e per parlare degli scontri di ieri sera con i giornalisti.

Il portavoce dei residenti ha riferito: "I rom che abitano abusivamente negli alloggi popolari e nei camper sotto lo stabile hanno iniziato a sgommare con le auto nel piazzale. Ci siamo spaventati e siamo scesi a vedere cosa stava succedendo". A quel punto è scoppiata la rissa: i rom avrebbero preso alcune spranghe da un cantiere vicino: "Noi ci siamo difesi con calci e pugni, ma non abbiamo toccato i bambini". A quel punto i residenti hanno chiamato la polizia: "Siamo rimasti svegli tutta la notte, io sono stata scortata dalla polizia fin dentro casa. Al mio civico siamo solo in 5 italiani". Come riportato dai residenti, non è la prima volta che vengono aggrediti.

Come riporta il Corriere della sera, quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato è solo l'epilogo di lunghi giorni di forti tensioni. Sessanta persone residenti in via Bolla si sono armate di coltelli, spranghe e bastoni e si sono affrontate. Sono state esplose anche delle bombe carta e in pochi minuti è scoppiato il caos, si sono precipitate dieci volanti della polizia ma non sono state sufficienti per contenere la rivolta. Si sono dovute aggiungere altre 5 pattuglie in assetto antisommossa per riportare la situazione alla calma. Sono servite due ore alle forze dell'ordine per sedare la rissa e mettere in sicurezza il quartiere. Il bilancio finale è di diversi feriti, tra i quali una donna di 44 anni, un ragazzino di 17 e un bambino di 2 anni, tutti di origine romena.

Ma si tratta solo di una pace apparente, una quiete passeggera che al primo screzio farà esplodere nuovamente gli animi dei residenti. Qui, di notte e di giorno, si muovono berline di grossa cilindrata che svolgono il compito di sentinelle di quartiere. Fanno la ronda per proteggere gli abusivi, verificare se ci siano movimenti sospetti di forze dell'ordine o di nuovi possibili occupanti. Alla base di tutto, come riferito anche dai residenti, c'è l'abitudine di effettuare corse abusive con le auto di grossa cilindrata da parte dei rom, che spesso rischiano di provocare incidenti e di coinvolgere anche i bambini. Gli abitanti regolari sono stremati, vorrebbero vivere in un ambiente civile e sano ma la delinquenza di questo fazzoletto di Milano è ormai dilagante e tutti sembrano aver perso le speranze di poter recuperare quest'area della metropoli. L'unica ricetta finora individuata da Aler è l'abbattimento dei palazzi, ormai fatiscenti e abbandonati al loro destino. Ma i residenti chiedono più tutele.

Davanti ai commenti del Pd, che ha messo nel mirino la gestione Aler, si è alzata la voce di Silvia Sardone, consigliere della Lega a Milano: "Puntano il dito contro Aler mostrando tutta la loro ignoranza in materia: l’azienda infatti non ha alcuna competenza di ordine pubblico, a differenza del Comune di Milano, amministrato dalla sinistra da 11 anni, che ben si guarda dall’usare le pattuglie di polizia locale a supporto delle altre forze dell’ordine per quanto riguarda gli sgomberi e di farle girare sul territorio, specie nei quartieri più difficili come via Bolla". L'esponente della Lega ha poi aggiunto: "Forse si dimentica il Pd che i rom e gli abusivi che popolano quei caseggiati popolari possono fare il bello e il cattivo tempo proprio a causa del loro lassismo e della loro voglia sfrenata di integrazione che, guarda caso, rimane sempre solo ed esclusivamente sulla carta".

Quello di via Bolla è stato solo uno dei tanti episodi e Silvia Sardone ha sottolineato che "se Milano è in testa alle classifiche sul crimine di tutta Italia la responsabilità e unicamente della sinistra".

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