Conti-Panariello-Pieraccioni: «Noi, amici anche sul palco»

Agli Arcimboldi il trio debutta con il «Tour» teatrale «Gag e sfottò da toscani che si conoscono da una vita»

Ferruccio Gattuso

Lo chiamano «Il Tour», semplicemente così. Perché in fondo, insieme ai loro nomi, non serve altro. Gli italiani hanno capito che la sostanza sta esattamente in quei volti e quei nomi: non a caso sono tre anni che Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni vanno su e giù per l'Italia, collezionando palcoscenici e aggiungendo date non preventivate all'inizio di ogni stagione. Come accade a Milano: 18 e 19 novembre al Teatro degli Arcimboldi (ore 20.45, ingresso 72-35 euro, info 02.64.11.42.200), e fresca nuova data (spuntata in queste ore) il 15 gennaio prossimo. Trattandosi di un attore e showman, di un conduttore televisivo e di un attore/regista tra i più celebri del panorama nazionale risulta anche un mistero di come facciano i tre a conciliare impegni personali e questo «gioco di squadra» che fa la felicità dei botteghini: «Abbiamo studiato bene l'incastro di agende, e poi abbiamo un produttore come Ferdinando Salzano di Friends & Partners che ci fa marciare uniti anche con le maniere forti», ci scherza sopra Leonardo Pieraccioni. Però, davvero, chissà se queste tre vecchie volpi dello spettacolo se lo aspettavano un successo così: «Se devo dire la verità, no. - ammette Carlo Conti - Siamo partiti con l'idea di fare uno show all'Arena di Verona, poi sono venuti i palazzetti, infine siamo passati alla versione teatrale. Ma tutto diventa facile proprio perché siamo tra vecchi amici: ci vediamo spesso a Firenze, una volta deciso di buttare giù idee ci si è trovati a casa dell'uno e dell'altro. E poi se spunta una buona idea sul palco, ce la segniamo e la mettiamo in repertorio». Lo show racconta le origini di questa particolare amicizia, le radici toscane, aneddoti e parodie dei propri mondi di riferimento, dal cinema al teatro, alla tv. «La ricetta è quella della comicità che nasce dallo sfottò, per capirici quella del film di culto 'Amici miei' - spiega Leonardo Pieraccioni - Noi toscani siamo implacabili a prendere, ma anche prenderci, in giro». Tutto nacque molto tempo fa, rivela Giorgio Panariello: «Vent'anni fa i nostri primi spettacoli insieme, poi nel 2014 ci siamo ritrovati al Palasport di Firenze per il compleanno dei cinquantanove anni di Francesco Nuti, e c'era anche Marco Masini. Ritrovammo il gusto del trio, decidemmo di riprovarci». Tra gag surreali come quella di Romeo e Giulietta dall'avvocato per gestire una crisi coniugale, talent show di poesia folli («Montale & Quale Show»), parodie assortite dei mondi di riferimento dei tre showman, lo spettacolo di Panariello Conti Pieraccioni punta su un 70% di numeri insieme e un restante 30% diviso tra monologhi. «Per me è stato facile portare la mia parte - scherza Pieraccioni - Ho copiato il repertorio di Maurizio Battista, l'ho trasferito in fiorentino, l'ho depositato e siccome sono un bastardo gli ho pure fatto causa per avermelo copiato». I due amici accanto ridono di gusto, e hai la netta sensazione che la storia dell'amicizia non sia per nulla astuzia da show business.

Le tre carriere singole, però, non si fermano: Panariello sta scrivendo il suo nuovo spettacolo teatrale atteso in primavera e apparirà nella fiction «Pezzi Unici» su Rai1 dal 17 novembre, Pieraccioni sta scrivendo il suo nuovo film (a giugno le riprese) e Conti è atteso in tv il 22 novembre con un speciale di «Tale e Quale Show», lo Zecchino d'Oro a dicembre e il ritorno de «La Corrida» a febbraio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica