Quella che all’apparenza può sembrare una tranquilla e inoffensiva anziana, in realtà è una truffatrice che ha raggirato, derubandoli, almeno quattro negozianti. La cara nonnina, di circa 70 anni, secondo quanto riportato da Il Giorno, entra nel negozio preso di mira con la mascherina calata sul viso, tutta vestita di nero. In un video registrato in uno degli esercizi commerciali visitati dalla donna si vede la signora sedersi su una sedia, gentilmente offertale dal negoziante per non farla stancare. Sarebbero almeno quattro le attività commerciali colpite, situate in giro per Milano: Il bar caffetteria napoletano ‘Sciuscià’ di via Ponchielli, una traversa di corso Buenos Aires, la panetteria-pasticceria ‘Bollani Milano dal 1930’ di via Ripamonti, il ‘Bistrò 23’ di via Principe Eugenio e ‘Vintage Parrucchieri’ di via Parmigianino.
Il suo modus operandi
In tutti i posti segue lo stesso modus operandi: entra, con quell’aria "affabile, socievole, con accento milanese impeccabile, come fosse una vecchina di quartiere", e se davanti a lei ha una dipendente la informa di conoscere il titolare, dando prova di sapere ogni cosa: sia il nome che il motivo della sua assenza. Una volta guadagnata la fiducia della persona, passa alla truffa. Se si trova in un bar chiede di poter prenotare dei tavolini per la festa della figlia, e si fa dare vassoi di pasticcini da portare a casa, oltre a diverse bottiglie di prosecco e altri alcolici. Se invece va in un negozio di parrucchiere chiede di poter comprare una piastra e un phon, sempre per la fantomatica figlia, e prenota anche un appuntamento per piega e taglio.
Si volatizza con i soldi
In tutti i casi, al momento di pagare finge di non avere portato i soldi e chiama al telefono il marito, che una volta è l’ingegnere Bellotti, un’altra l’ingegnere Borelli o anche l’avvocato Brambilla. Anche il travestimento cambia a seconda dell’umore dell’anziana: i capelli, legati o sciolti, un giorno erano grigi e un altro rossi. Anche gli accessori, orecchini e occhiali, possono cambiare. Dopo aver chiamato il consorte chiede ai vari esercenti:"Avete il resto di una banconota da 500 euro?". Se la risposta è sì chiede di essere accompagnata a casa con la merce, affermando di abitare vicino, così da dare la possibilità al marito di pagare il commerciante. Ovviamente il resto della banconota, dai 100 ai 200 euro, se lo è già fatto consegnare dalla povera vittima. Non c’è però nessun campanello con il nome dato dalla donna sul citofono del condominio da lei indicato."Il tempo di cercare il campanello, e lei è sparita. Oppure dice di citofonare mentre intanto va ad acquistare la torta e i fiori. E si volatilizza con i soldi", hanno spiegato alcune delle vittime.
Per ora solo la coppia che gestisce ‘Sciuscià’ ha deciso di andare dalle forze dell’ordine per denunciare la truffa subita:"Io mi auguro che riescano a individuare la signora visionando le telecamere di corso Buenos Aires.
Quando è sparita dalla vista di mia moglie, suppongo sia salita su un’auto parcheggiata strategicamente a poca distanza. Dalla targa si potrebbe risalire alla truffatrice. Intanto è importante continuare a parlarne, in modo che sempre più persone stiano in guardia".Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.